Dal premier Matteo Renzi ai semplici cittadini ravennati; dai vertici del Pd agli esponenti della Lega Nord e del M5S; dalla Cgil alla comunità Lgbt. E’ un dolore trasversale ad ogni partito e formazione sociale quello per la morte di Enrico Liverani, candidato sindaco a Ravenna per il Pd, morto stanotte in un incidente stradale.

Liverani, 39 anni, aveva partecipato alla fiaccolata organizzata dalla diocesi per ricordare le vittime degli attentati di Parigi. Stava rientrando a casa sulla sua auto quando all’altezza di Mezzano (Ravenna), forse a causa di un malore, è finito in un fosso. All’arrivo dei soccorsi era già deceduto. Ex sindacalista della Cgil, era l’attuale assessore ai Lavori pubblici e si preparava a correre per le amministrative dell’anno prossimo. Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, ha  chiamato a raccolta i cittadini in municipio per un omaggio, sia ieri notte che stamattina.

Renzi ha espresso “l’abbraccio di tutta la comunità del Pd” sulla sua pagina Facebook: “Oggi il Pd piange Enrico Liverani – ha scritto – ma proprio perché siamo il Pd dovremo continuare a lavorare per Ravenna, per l’Emilia e per l’Italia anche nel nome e nel ricordo di un giovane che non ha fatto in tempo a essere un grande sindaco ma che resterà nel cuore di tanti di noi come una bella persona”. “Tutto il Pd si era riconosciuto e unito sul suo nome – ha aggiunto -. Non aveva votato per me, aveva fatto esperienza nel sindacato, non era uno ‘della prima ora’, ma era un punto di riferimento prezioso”. Renzi dovrebbe partecipare anche ai funerali che si terranno in Piazza del Popolo, anche se la data non è ancora stata fissata.

Il pensiero dedicato dal premier alla morte di Enrico Liverani si è trasformato però su Facebook in un’arena per insulti  e polemiche politiche. Sulla bacheca del premier, in mezzo ai tantissimi messaggi di cordoglio, anche insulti nei confronti del presidente del Consiglio, del Pd e dello stesso Liverani. “Se non ci si ferma neanche di fronte alla tragedia di un uomo giovane che muore all’improvviso lasciando una bimba piccola e i suoi cari, è in gioco direttamente la civiltà” commenta Simona Caselli, assessore regionale all’Agricoltura. “Uno schifo, non degno di un paese che si vuole definire civile” si sfoga il segretario del Pd di Bologna Francesco Critelli.

A ricordare Liverani ed esprimere cordoglio per la sua morte anche i ministri Giuliano Poletti, Graziano Delrio e Maurizio Martina. Dalle file dei dem hanno voluto salutarlo pubblicamente il vicesegretario del Pd Debora Serracchiani, l’ex segretario Luigi Bersani e il parlamentare Marco Di Maio.

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, da Twitter ha mandato a Liverani una “carezza”. “Ci sono persone a cui non puoi non volere bene. Tu eri una di queste. Saresti stato un grande sindaco. Lo sarai lassu'” ha scritto, prima di presenziare alla cerimonia in Comune durante la quale ha aggiunto: “Persone come lui danno dignita’ alla politica e alle istituzioni”. Cordoglio anche da parte del sindaco di Bologna Virginio Merola e dell’ex presidente della Regione Vasco Errani.

A rendere omaggio a Liverani però non è solo il Pd. “Non ci sono parole davanti a cose come questa, solo l’abbraccio che unisce chi lo conosceva, a partire dalla famiglia e dalle sue compagne e compagni, a cui mi voglio aggiungere”, dice Giovani Paglia, parlamentare ravennate di Sel. Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dalla Lega Nord, in primis dal capogruppo in Regione Alan Fabbri che, in segno di lutto, ha annullato il concerto della sua “Folk Band”, in programma domani al Mariani Lifestyle di Ravenna. Gli augura “buon viaggio” anche il Movimento 5 Stelle di Ravenna: “Un ragazzo sempre disponibile, affabile ma deciso e convincente nelle risposte: il candidato ideale per questo Pd con non pochi problemi”.

Per lunedì mattina il sindaco Matteucci ha convocato un consiglio comunale straordinario  e ha disposto il silenzio da parte della giunta e dei gruppi consiliari fino al giorno dei funerali. Stamattina erano alcune centinaia le persone presenti in Municipio per la commemorazione. Parlando di Liverani, il primo cittadino ha ricordato le parole da lui pronunciate il giorno della sua candidatura: “Io starò sempre dalla parte di chi ha un diritto in meno”.

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