Ha chiamato il 112 dal pieno centro di Milano, ha detto “Qui c’è una bomba” e ha messo giù. Una telefonata fatta per scherzo venerdì 20 novembre. I carabinieri sono riusciti a localizzare la posizione da cui era partita la chiamata, corso Vittorio Emanuele, hanno identificato l’autore e l’hanno denunciato per procurato allarme. E’ la prima volta in Italia dal giorno degli attentati di Parigi.
L’uomo, 57 anni, è un italiano con precedenti penali; una volante è arrivata in zona ma era già scappato e non è stato rintracciato neanche nella sua abitazione. Venerdì la bufala di un allarme bomba fatto partire da una madre per non fare uscire di casa la figlia era diventato virale su Whatsapp. Oggi altri due allarmi bomba sono stati segnalati al numero di emergenza 112 del capoluogo lombardo; entrambi risultati falsi.
DOCUMENTI FALSI E CONTROLLI – L’aumento delle misure di sicurezza in tutta in Italia ha fatto aumentare i controlli in tutte le zone di frontiera: Al porto di Palermo, la Guardia di Finanza sta effettuando un controllo su due tunisini che si stavano imbarcando su un traghetto per Tunisi a bordo di una macchina francese non intestata a loro. Sul cellulare di uno dei due sono state trovate immagini di persone incappucciate con in mano dei kalashnikov e altre di uno stadio tedesco risalenti a qualche giorno primo gli attentati di Parigi. Nell’autovettura sono invece stati trovati 10mila euro in contanti e alcuni sacchi di concime, un materiale che secondo gli artificieri viene spesso utilizzato per costruire ordigni rudimentali.
A Catania sono stati fermati due cittadini maliani in possesso di due permessi di soggiorno falsi. I due hanno ammesso di averli comprati alla stazione di Napoli. Caso simile a Roma dove alla stazione Termini sono scattate le manette per un 24enne di origini algerine arrestato dalla polizia perché aveva carta d’identità e patente belghe, entrambe false. Nei giorni scorsi, invece, quattro siriani erano stati fermati con i passaporti falsi agli aeroporti di Orio al Serio e Fiumicino.
ALLARMI BOMBA – Intanto in tutta Italia proseguono gli allarmi bomba, l’ultimo in ordine di tempo da una nave al porto di Genova: la partenza del gigante del mare con 600 passeggeri a bordo è stata ritarda di un’ora dopo la chiamata di un persona con una voce con inflessione araba; alla Polmare ha annunciato: “C’è una bomba sulla nave in partenza per Tunisi” e ha fatto scattare il piano sicurezza. Il traghetto della Excellent di Grandi Navi Veloci dopo i controlli ha potuto salpare. Altri due allarmi bomba falsi si sono verificati a Torino, a una fermata del tram di Mirafiori, e a Venezia, in pieno centro.