Contro l’Isis. Ma anche con la Turchia. Barack Obama conferma la strategia per annientare lo Stato Islamico e, sulla questione del caccia russo abbattuto da Ankara, dice con chiarezza da che parte sta: “La Turchia ha il diritto di difendere il proprio territorio” detto il presidente degli Stati Uniti, sottolineando che sarà in diretto contatto con Erdogan. La vicenda ovviamente non avrà ripercussioni nella lotta contro il Califfato. Lo Stato Islamico è “una seria minaccia per tutti noi” e “nella sua orrenda strategia, non può essere più tollerato, deve essere distrutto“. Barack Obama torna sugli attentati che il 13 novembre hanno sconvolto Parigi e la Francia, dopo l’incontro a Washington con il capo dell’Eliseo, Francois Hollande. “Il presidente e io – ha spiegato il capo della Casa Bianca – concordiamo che le nostre nazioni devono fare di più insieme” per combattere la minaccia. E “chiedo ai partner Ue di fare di più” nella condivisione di informazioni. Al contempo “la Russia deve spostare l’obiettivo dei suoi interventi” per colpire l’Isis e non i ribelli anti-Assad: “La pace in Siria va vista attraverso i principi consolidati a Vienna”.
“Obama mi ha promesso un aiuto illimitato”, ha detto nella conferenza stampa alla Casa Bianca Hollande, che ha proposta la sua ricetta: “Ampliare i bombardamenti contro l’Isis in Siria e Iraq. Gli alleati devono distruggere l’Isis ovunque si trovi e le sue risorse che sono sostanziose. Dobbiamo colpire gli impianti petroliferi, il traffico della droga e quello degli esseri umani”. Sulla questione siriana, il presidente francese si è detto d’accordo con la posizione espressa dagli Stati Uniti: “Dobbiamo assicurare una transizione politica che porti all’uscita Assad, perché non si può pensare che i siriani possano riunirsi con chi è all’origine di uno dei più grossi massacri di questi anni. Ci vuole un governo di unità“. E’ inoltre “urgente chiudere il confine il confine tra Turchia e Siria: quei confini vanno chiusi per prevenire il flusso di terroristi che arrivano in Europa”, ha spiegato Hollande. Che sulla questione del jet abbattuto ha sottolineato che “si tratta di un episodio grave, ma bisogna evitare ogni escalation”.
Obama e Hollande si rivedranno a fine mese. “La settimana prossima sarò a Parigi per la conferenza sul clima, è una sfida enorme ai terroristi – ha spiegato il presidente degli Stati Uniti – dobbiamo dimostrare loro che non saremo ostacolati nel creare un futuro migliore ai nostri figli”.”Non c’è simbolo migliore e migliore risposta” che “riunire la conferenza sul clima a Parigi: 150 capi di Stati e governo, mai la Francia ha accolto tanti rappresentanti delle istituzioni mondiali”, la risposta del capo dell’Eliseo.