Gestivano il traffico di droga tra ambulanze e bare. La polizia di Catania ha eseguito 37 arresti sgominando una organizzazione criminale che operava in alcuni rioni di Catania e nell’hinterland etneo, legata alla cosca mafiosa Cappello-Bonaccorsi. Le indagini della squadra mobile hanno accertato il coinvolgimento nello spaccio di droga del titolare di una onlus che gestisce un servizio di ambulanze nel capoluogo etneo e di quello di una ditta di onoranze funebri, dove, secondo l’accusa, era stata realizzata la base logistica per l’organizzazione criminale. In alcuni casi la sostanza stupefacente veniva trasportata all’interno di ambulanze di una Onlus, la “New Città di Catania”, riconducibile a Salvatore Spampinato e Antonino Cosentino. “Questa organizzazione è stata così tracotante – ha detto il procuratore della Repubblica Michelangelo Patanè durante la conferenza stampa in merito all’operazione – da utilizzare una ambulanza per il trasporto di stupefacenti. Veniva prelevato un quantitativo di droga e poi con l’ambulanza e con la sirena e il lampeggiante accesi veniva trasportata per eludere i controlli”. Ma c’è dell’altro nell’indagine della procura distrettuale: il clan aveva organizzato una delle sue basi logistiche per la consegna degli stupefacenti alla Retof, l’agenzia di pompe funebri di Cosentino, per il controllo totale delle piazze nei quartieri di San Cristoforo, San Berillo Nuovo e Monte Po

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