Presi in ostaggio nella loro casa a causa di un tentativo di rapina fallito. La famiglia di un direttore di banca insieme alla moglie e ai suoi due figli è stata sequestrata intorno alle 19 da alcuni individui armati a Roubaix, nel nord della Francia, a otto chilometri dal confine col Belgio. I tre, colti in flagranza da una pattuglia, si sono poi nascosti in un’abitazione in una zona residenziale, tra Avenue Gustave Delory e rue Vaillant, dove si trovavano quattro persone, poi “messe in sicurezza” intorno alle 22.

Le teste di cuoio, giunte sul posto, hanno fermato due dei tre sequestratori mentre il terzo, ha riferito la procura di Lille, è stato ucciso. Dopo un primo momento, in cui le informazioni che arrivano erano frammentarie e contrastanti, e si temeva che la vicenda fosse collegata alla strage di Parigi del 13 novembre. Ma a escludere qualsiasi legame con gli attacchi terroristici e a confermare che si trattasse di una rapina è stato il sindaco di Roubaix.

Secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni, i tre, dopo avere forzato un posto di blocco, si erano asserragliati nella villa della famiglia tra Avenue Gustave Delory e rue Vaillant e hanno aperto il fuoco contro la polizia con armi da guerra. La zona è stata chiusa al traffico e sul posto sono arrivate le teste di cuoio. La Voix du NordNord Éclair hanno scritto di colpi di kalashnikov.

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