Il ritorno di Game of Thrones nella primavera del 2016 è pubblicizzato da una locandina in cui si vede sanguinante, ma vivo, il personaggio di Kit Harington, più volte pugnalato dai ‘colleghi’ della Night’s Watch nel finale della quinta stagione
Pesce d’aprile in anticipo, voglia di sfruttare la viralità della vicenda (neanche mezz’ora dopo la condivisione del poster sulla pagina ufficiale della serie, gli utenti avevano condiviso l’immagine cinquantamila volte) o la rivelazione del segreto peggio tenuto della storia? Unica certezza, il ritorno di Game of Thrones 6 nella primavera del 2016 è pubblicizzato da HBO con un poster in cui si vede un sanguinante – ma vivo – Jon Snow. Il personaggio di Kit Harington è stato più volte pugnalato dai ‘colleghi’ della Night’s Watch nel finale della quinta stagione, uno dei moment più discussi della serie, ma nonostante le parole del presidente HBO e degli autori Dan Weiss e David Benioff, secondo cui “morto è morto”, gli indizi su un possibile ritorno di Jon Snow ne Il trono di spade 6 erano e rimangono forti.
Non solo Kit Harington, durante l’estate, aveva ancora la stessa capigliatura e la barba che vediamo in Game of Thrones, ma era stato più volte avvistato sul set a Dublino, anche se la spiegazione ufficiale era stata quella di un saluto ai vecchi colleghi del cast. In realtà, come i lettori dei libri sanno, George R.R. Martin ha più volte ribadito che (fermo restando la massima libertà creativa degli autori televisivi) “Se c’è una cosa che sappiamo ne Le cronache del ghiaccio e del fuoco è che la morte non è necessariamente per sempre”. Nei libri la resurrezione tocca a Catelyn Stark che diventa Lady Stoneheart (una trama fin qui mai accennata nei libri), nella serie tv il prescelto potrebbe essere Jon Snow? Gli indizi sono tre, e abbastanza ‘forti’: in una recente intervista (settembre) ad un giornale belga, Harington si era detto “sicuro” di sapere quanto ancora fosse sotto contratto: “Dirò solo che Game of Thrones farà parte della mia vita ancora per un po’, avrò trent’anni quando finirà”. Considerato che l’attore ha ventotto anni, il suo impegno nello show dovrebbe durare ancora un paio di stagioni, che è poi quando la serie dovrebbe chiudere avendo il cast firmato un rinnovo fino alla settima stagione.
Il secondo indizio sulla possibile resurrezione di Jon Snow è che già nel finale di Game of Thrones 5 nei pressi della Barriera si aggirava Melisandre, la sacerdotessa capace di resuscitare i morti, mentre il terzo è una dichiarazione della new entry Ian McShane, scritturato ne Il trono di spade 6 in un ruolo misterioso, ma che ha già anticipato che “Sarò responsabile per la resurrezione di un personaggio che pensavate di non rivedere mai più: apparirà in un solo episodio (ed è per questo che ho accettato di apparire nella serie) ma non posso dirvi altro o non lavorerò mai più”.
Certo, considerato che tutti i fan si aspettano di rivedere Jon Snow risorto, McShane potrebbe riferirsi ad un altro personaggio: secondo Vulture la new entry McShane potrebbe essere un mix tra Septon Meribald e Elder Brother, personaggi che appaiono nel libro A Feast For Crows e sono collegati a Brienne e Podrick. Quando i due arrivano su un’isola in cui vivono dei monaci che hanno fatto il voto del silenzio, l’Elder Brother dice di aver seppellito il corpo di Sandor “Il mastino” Clegane, nella serie ucciso da Arya (responsabile della sua morte anche nei libri) nel season finale della quarta stagione. Nel libro, però, uno dei monaci viene descritto come un uomo immenso che sputa quando sente nominare i cavalieri e se fosse confermato che McShane è uno tra Septon Meribald e Elder Brother o un mix dei due personaggi, potrebbe essere proprio lui a riportare in vita Il Mastino, un personaggio che mai avremmo pensato di rivedere, o che sicuramente avremmo pensato di rivedere meno di Jon Snow.