“Basta ingerenze dei partiti nazionali sulle vicende locali”. Quello di Cristina Tajani, giovane assessore milanese allo Sviluppo economico, è un avvertimento doppio. Al Pd, in risposta alla proposta di Matteo Renzi di scegliere il 20 marzo come data unica per svolgere tutte le primarie, con uno slittamento di oltre un mese rispetto al 7 febbraio già concordato sotto la Madonnina dagli alleati del centrosinistra. E un avvertimento a Sel, il suo stesso partito, perché non segua l’invito a rompere con il Pd nel caso di una candidatura a sindaco di Giuseppe Sala, come ha chiesto Stefano Fassina, leader del nuovo gruppo parlamentare Sinistra Italiana di cui fa parte la stessa Sel. Per Tajani la partecipazione alle primarie dell’uomo di Expo “non può essere la scusa per una rottura. L’esperienza dell’unità del centrosinistra a Milano è stata molto fortunata e deve proseguire per i prossimi cinque anni”. Deve dunque continuare l’esperienza arancione, indipendentemente dai nomi, come del resto ha insistito Giuliano Pisapia nelle sue ultime uscite pubbliche.
Tajani ne parla con ilfattoquotidiano.it al centro congressi di Fondazione Cariplo, a margine del seminario ‘A caccia di buoni affari – Bank to business opportunities’, dove ha tenuto un intervento sugli strumenti messi in campo da Palazzo Marino per aiutare le imprese e favorire la crescita, quali la piattaforma di crowdfunding inaugurata di recente con la collaborazione di Eppela per finanziare le start up a vocazione sociale.
In tema di innovazione, qual è la specificità di Milano rispetto al contesto nazionale?
Quello che abbiamo rilevato, e in parte anche accompagnato, è la capacità di rispondere con modelli di business nuovi a una situazione segnata dalla crisi, la capacità di rigenerarsi attraverso fenomeni come la nascita di start up e di imprese giovani.
Perché gli imprenditori abbiano fiducia nei loro progetti è importante che operino in un contesto di legalità e concorrenza leale. A tale proposito Raffaele Cantone ha parlato di una superiorità di Milano su Roma, che non avrebbe gli anticorpi.
Milano deve sempre riconquistare il suo primato. Non credo a parole definitive come ‘questo contesto è sano, quello è malato’. Tutti noi dobbiamo lottare ogni giorno e produrre continuamente anticorpi per sconfiggere la malattia della criminalità organizzata e dell’illegalità, perché nessun contesto è esente da questi rischi. Anche per Milano è così.
Le inchieste che hanno coinvolto diversi appalti di Expo lo dimostrano.
Il rischio della corruzione e dell’illegalità c’è in ogni transazione economica. La vigilanza non si può mai abbassare nemmeno nei contesti in cui i risultati sono stati migliori che altrove. Per fortuna nel caso di Expo gli anticorpi sono scattati in un momento tale da non compromettere tutto e quindi da lasciare i fenomeni corruttivi limitati ad alcuni contesti.
Ora il Pd vuole il commissario unico di Expo Giuseppe Sala come candidato a sindaco. Molti ritengono che così si comprometta la continuità con l’esperienza arancione.
Se Sala lo riterrà opportuno ha tutta la legittimità di competere nell’arena delle primarie. La questione centrale non sono le persone, ma i progetti politici.
Sala ha fatto però trapelare di non volere esser un nuovo Pisapia, con una probabile apertura al centro.
Spero che l’esperienza dell’unità del centrosinistra che è stata molto fortunata a Milano si possa perpetuare anche nei prossimi cinque anni. E che non ci sia nessuna divaricazione tra la strada del Pd e quella di Sel e della sinistra cosiddetta radicale, perché credo che a Milano ci siano tutte le condizioni affinché questa unità si mantenga.
Tra una scatola con dentro Sala senza unità del centrosinistra e una con l’unità del centrosinistra senza Sala, quale butta giù dalla torre?
Sono non violenta, non butto nessuno dalla torre. Non si possono porre in alternativa i temi. Come detto, credo ci siano tutte le condizioni affinché si mantenga l’unità. Per me Sala non può essere la scusa o il pretesto per una rottura.
La tiritera sulla data delle primarie non rischia di infastidire i potenziali elettori del centrosinistra?
I livelli nazionali dei partiti dovrebbero smetterla con le loro ingerenze nelle vicende locali. Il percorso che è stato fatto a Milano è solido e credibile. È un percorso di coalizione che ha portato a fissare per le primarie una data. Si dovrebbe avere un po’ più di rispetto per quello che è stato prodotto a livello locale.
Twitter @gigi_gno
Politica
Milano, l’assessore Tajani: “Basta ingerenze dei partiti su vicende locali. Centrosinistra qui resti unito”
La responsabile per lo Sviluppo economico della giunta Pisapia: "Se Sala vuole candidarsi alle primarie è legittimo. Spero non ci sia nessuna divaricazione tra la strada del Pd e quella di Sel e della sinistra cosiddetta radicale"
“Basta ingerenze dei partiti nazionali sulle vicende locali”. Quello di Cristina Tajani, giovane assessore milanese allo Sviluppo economico, è un avvertimento doppio. Al Pd, in risposta alla proposta di Matteo Renzi di scegliere il 20 marzo come data unica per svolgere tutte le primarie, con uno slittamento di oltre un mese rispetto al 7 febbraio già concordato sotto la Madonnina dagli alleati del centrosinistra. E un avvertimento a Sel, il suo stesso partito, perché non segua l’invito a rompere con il Pd nel caso di una candidatura a sindaco di Giuseppe Sala, come ha chiesto Stefano Fassina, leader del nuovo gruppo parlamentare Sinistra Italiana di cui fa parte la stessa Sel. Per Tajani la partecipazione alle primarie dell’uomo di Expo “non può essere la scusa per una rottura. L’esperienza dell’unità del centrosinistra a Milano è stata molto fortunata e deve proseguire per i prossimi cinque anni”. Deve dunque continuare l’esperienza arancione, indipendentemente dai nomi, come del resto ha insistito Giuliano Pisapia nelle sue ultime uscite pubbliche.
Tajani ne parla con ilfattoquotidiano.it al centro congressi di Fondazione Cariplo, a margine del seminario ‘A caccia di buoni affari – Bank to business opportunities’, dove ha tenuto un intervento sugli strumenti messi in campo da Palazzo Marino per aiutare le imprese e favorire la crescita, quali la piattaforma di crowdfunding inaugurata di recente con la collaborazione di Eppela per finanziare le start up a vocazione sociale.
In tema di innovazione, qual è la specificità di Milano rispetto al contesto nazionale?
Quello che abbiamo rilevato, e in parte anche accompagnato, è la capacità di rispondere con modelli di business nuovi a una situazione segnata dalla crisi, la capacità di rigenerarsi attraverso fenomeni come la nascita di start up e di imprese giovani.
Perché gli imprenditori abbiano fiducia nei loro progetti è importante che operino in un contesto di legalità e concorrenza leale. A tale proposito Raffaele Cantone ha parlato di una superiorità di Milano su Roma, che non avrebbe gli anticorpi.
Milano deve sempre riconquistare il suo primato. Non credo a parole definitive come ‘questo contesto è sano, quello è malato’. Tutti noi dobbiamo lottare ogni giorno e produrre continuamente anticorpi per sconfiggere la malattia della criminalità organizzata e dell’illegalità, perché nessun contesto è esente da questi rischi. Anche per Milano è così.
Le inchieste che hanno coinvolto diversi appalti di Expo lo dimostrano.
Il rischio della corruzione e dell’illegalità c’è in ogni transazione economica. La vigilanza non si può mai abbassare nemmeno nei contesti in cui i risultati sono stati migliori che altrove. Per fortuna nel caso di Expo gli anticorpi sono scattati in un momento tale da non compromettere tutto e quindi da lasciare i fenomeni corruttivi limitati ad alcuni contesti.
Ora il Pd vuole il commissario unico di Expo Giuseppe Sala come candidato a sindaco. Molti ritengono che così si comprometta la continuità con l’esperienza arancione.
Se Sala lo riterrà opportuno ha tutta la legittimità di competere nell’arena delle primarie. La questione centrale non sono le persone, ma i progetti politici.
Sala ha fatto però trapelare di non volere esser un nuovo Pisapia, con una probabile apertura al centro.
Spero che l’esperienza dell’unità del centrosinistra che è stata molto fortunata a Milano si possa perpetuare anche nei prossimi cinque anni. E che non ci sia nessuna divaricazione tra la strada del Pd e quella di Sel e della sinistra cosiddetta radicale, perché credo che a Milano ci siano tutte le condizioni affinché questa unità si mantenga.
Tra una scatola con dentro Sala senza unità del centrosinistra e una con l’unità del centrosinistra senza Sala, quale butta giù dalla torre?
Sono non violenta, non butto nessuno dalla torre. Non si possono porre in alternativa i temi. Come detto, credo ci siano tutte le condizioni affinché si mantenga l’unità. Per me Sala non può essere la scusa o il pretesto per una rottura.
La tiritera sulla data delle primarie non rischia di infastidire i potenziali elettori del centrosinistra?
I livelli nazionali dei partiti dovrebbero smetterla con le loro ingerenze nelle vicende locali. Il percorso che è stato fatto a Milano è solido e credibile. È un percorso di coalizione che ha portato a fissare per le primarie una data. Si dovrebbe avere un po’ più di rispetto per quello che è stato prodotto a livello locale.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".