Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Politica - 24 Novembre 2015
Pd, urla e insulti al circolo San Basilio di Roma: c’è Marino. “Stalinisti”. “E tu sei un co…”
Doveva essere il funerale dell’amministrazione di Ignazio Marino, come aveva annunciato il segretario del circolo romano, Marco Sculco. Invece a San Basilio è andato in scena lo psicodramma del Pd. Bagarre, insulti e caos durante gli interventi degli iscritti. “Ha abbandonato le periferie, la metro non si è vista, la criminalità è aumentata, si è concentrato soltanto sul centro della città”, hanno attaccato i più critici. Ma i sostenitori dell’ex sindaco, ospite della serata, prevalgono: non solo numericamente. “E’ stato cacciato, e ci siamo tenuti Alemanno per cinque anni, è un partito fascista altro che democratico”, gridano. L’incontro organizzato dal circolo aveva già suscitato polemiche nei giorni scorsi. Il commissario Matteo Orfini aveva storto il naso per l’invito all’ex sindaco, tanto da spingere il segretario del circolo a prendere le distanze da Marino: “Non vogliamo candidarlo alle primarie, ma sancire la fine di questa amministrazione”, ha scritto su facebook Sculco. Ma la frase ha fatto imbestialire iscritti ed elettori del Pd. “Marino è il futuro, io lo voterò con qualunque lista si candidi, il Pd a Roma è morto, se la prenderà in der secchio”, replicano i sostenitori. “Vogliono impedire che si candidi, ma non si è rotto il rapporto tra la città e Marino, ma tra gli elettori e il Pd nazionale”. L’affaire Marino, insomma, divide e inasprisce lo scontro interno. “E’ stato un dibattito costruttivo, noi abbiamo avuto il coraggio di farlo, ma Marino è il passato, adesso bisogna guardare avanti. Qui a San Basilio siamo convinti del fallimento, la clap pensa altro”, spiega Sculco. Eppure anche in periferia non si è digerita del tutto la cacciata: “Non si sfiducia il sindaco della Capitale dal notaio, io alle prossime elezioni non voterò Pd, a malincuore”