I divieti inclusi in due ordinanze del commissario straordinario Francesco Paolo Tronca. Secondo il Campidoglio, sono attività che, specie durante il Giubileo, "risultano dannose e potenzialmente pericolose" e possono "creare turbative alla sicurezza urbana"
Stop a risciò, ‘centurioni’ e ambulanti che vendono biglietti per musei e tour turistici nel centro di Roma. Per favorire la “sicurezza urbana e del decoro del patrimonio artistico, storico e monumentale della città”, il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca ha stabilito con due ordinanze il divieto di queste attività, che da anni caratterizzano la capitale e che coinvolgono i turisti. Spesso poi, si legge nel comunicato del Campidoglio, chi le svolge agisce “frequentemente con modalità inopportune, insistenti e talvolta aggressive“.
A meno di due settimane dall’inizio del Giubileo viene vietata “qualsiasi attività che preveda la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico (c.d. “centurioni”) in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro”. Stop anche a “qualunque attività assimilabile al trasporto di persone, con velocipedi a tre o più ruote, anche a pedalata assistita”. Mezzi, spiega il comunicato del Comune, che “potendo essere condotti senza titolo di guida e non soggetti all’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile, non dispongono dei requisiti necessari a tutela della sicurezza nella circolazione”.
Infine l’ordinanza stabilisce lo stop per gli ambulanti “su suolo pubblico” che si occupano “di intermediazione e promozione di tour turistici e vendita di biglietti per l’accesso a musei e siti di interesse storico, artistico o culturale, in quanto attività lesive anche dei princìpi di leale concorrenza commerciale”. Tutte attività che, specie durante il Giubileo, “risultano ulteriormente dannose e potenzialmente pericolose” e “rischiano di assumere proporzioni tali da creare turbative alla sicurezza urbana“. Incaricata di monitorare la situazione la polizia locale, che potrà anche indicare se estendere in altre zone della città l’efficacia delle ordinanze.