Mezz'ora in officina per il 2.0 TDI, un'ora per il 1.6, su cui deve essere aggiunto un "raddrizzatore di flusso" nel collettore di aspirazione. La Motorizzazione tedesca ha approvato l'intervento tecnico del richiamo, che partirà a gennaio 2016. Non è ancora sicuro che le modifiche lascino inalterate le prestazioni dei motori
A quasi sei settimane dallo scoppio dello scandalo dei diesel Volkswagen, il gruppo tedesco comunica di aver presentato all’autorità federale tedesca per i trasporti Kba le soluzioni tecniche per modificare i motori “tipo EA 189” dotati del software che trucca i valori di emissioni di NOx durante i test americani Epa. In particolare, Volkswagen ha detto come intende agire per correggere il problema sui motori 2.0 e 1.6 TDI, mentre per il più piccolo e meno diffuso tre cilindri 1.2 TDI la “soluzione tecnica definitiva” sarà presentata entro fine mese, ossia al più tardi lunedì prossimo. La Kba, “dopo approfondito esame”, ha approvato le modifiche.
Per il 2.0 TDI, l’intervento previsto è semplicemente un aggiornamento del software, che richiede mezz’ora di lavoro in officina. Un intervento simile dovrebbe bastare anche per il 1.2, dice la Casa. Per il 1.6 TDI, oltre all’aggiornamento software è necessaria anche una modifica “hardware”: nel collettore di aspirazione deve essere inserito un “flow trasformer” (nelle immagini), una sorta di filtro che elimina le turbolenze di fronte al sensore che misura la massa d’aria, “un parametro importante per la gestione del motore e l’ottimizzazione della combustione”, spiega la Volkswagen. Nel complesso, l’operazione dovrebbe richiedere meno di un’ora di lavoro.
Il gruppo tedesco dice di essere riuscito a trovare una soluzione “relativamente semplice e comoda per il cliente”. Fin dall’inizio, si legge nella nota ufficiale, l’obiettivo era che la modifica non avesse effetti negativi sulla potenza del motore, sulle prestazioni e sul consumo, ma “il raggiungimento di questi obiettivi non può ancora essere confermato definitivamente”.
Sulla base della soluzione tecnica accettata in Germania, la Volkswagen e gli altri marchi Seat, Skoda, Audi e VW Veicoli commerciali stanno sviluppando il piano di intervento nei 28 mercati europei. Il richiamo degli 8,5 milioni di veicoli coinvolti dovrebbe iniziare a gennaio 2016 e protrarsi per tutto l’anno. “I clienti non saranno in alcun modo pregiudicati dall’attesa dell’intervento in quanto, fino alla data del 31.12.2016, Volkswagen AG rinuncia a far valere ogni eccezione sul mancato esercizio nei termini di legge dei diritti di garanzia, in relazione al software installato sui veicoli con motore EA 189, salva la già intervenuta estinzione di ogni diritto”.
La Casa dice che si impegnerà per rendere l’intervento il più rapido possibile, contattando ogni cliente per considerare le esigenze di ognuno ed eventualmente offrire “opzioni di mobilità sostitutive gratuite“, che probabilmente significa un’auto sostitutiva per il tempo in cui l’auto deve restare ferma in officina.