Paolo Leone si è impiccato nel carcere di Opera. L'uomo di 63 anni martedì scorso si era costituito dopo aver sparato a Giuseppe Lombardo, colpevole secondo lui di avergli fatto scontare 8 anni di galera
Si è suicidato Paolo Leone, l’uomo di 63 anni autore, martedì scorso, del tentato omicidio dell’ex complice, Giuseppe Lombardo, colpevole di avergli fatto scontare 8 anni di galera. Dopo la prima notte in carcere, mercoledì sera intorno alle 22, Leone si è impiccato alla finestra della sua cella nel reparto “Nuovi Giunti” del carcere di Opera.
Subito dopo l’agguato del 24 novembre, avvenuto all’interno di una ditta a Corbetta, il pregiudicato si era costituito spiegando di aver “appena ammazzato uno a Corbetta” e che era stato in galera “per colpa sua“. Nonostante tre colpi di pistola al volto e al collo Lombardo è però sopravvissuto, dopo essere stato trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda. I due erano stati arrestati insieme nel 2007 nell’ambito di un’indagine sul traffico internazionale di stupefacenti.
“L’ennesimo suicidio di un altro detenuto in carcere dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari, al di là del calo delle presenze”, ha commentato Donato Capece, segretario generale del Sappe. “Negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 17mila tentati suicidi e impedito che quasi 125mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze”, ha concluso Capece.