Non si placa la polemica sulle presunte truffe sull’olio extravergine di oliva, con l’ipotetico cartello italo-spagnolo denunciato dall’esponente dei Cinque Stelle Francesco Cariello, che è oggetto di tre diverse inchieste. Mentre il Pd ha presentato in questi giorni una campagna di comunicazione per tutelare il‪ ‎made in Italy‬ negli Usa, anche in vista dell’accordo ‪‎Ttip‬, ecco che in Italia sulla vicenda il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina è attaccato da un post sul blog di Beppe Grillo.

“Sapeva e non ha difeso il Made in Italy” scrivono i deputati M5S. La tesi è che le informazioni rilasciate dall’Agenzia delle Dogane alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla contraffazione sono state trasmesse anche al ministero in diverse informative. In una di esse si fa esplicito riferimento ad una concentrazione di acquisti di olio spagnolo in aziende toscane e umbre (Carapelli, Bertolli, Sasso) che, sempre secondo le accuse, con solo il 16% di olive italiane potevano fregiarsi del marchio made in Italy. In sostanza i tre marchi, appartenenti ad un’unica famiglia, erano legate tra loro da forti relazioni statutarie. “E importavano olio a basso costo dalla Spagna in Italia e qui lo imbottigliavano come olio extravergine utilizzando l’etichetta di marchi italiani”.

Il ministro invita i deputati “a informarsi meglio prima di parlare” e replica che la nota delle Dogane di cui parlano i 5 stelle, “contiene dati che l’Ispettorato repressione frodi del ministero ha utilizzato in tutte le maggiori operazioni svolte nel 2014 a tutela del Made in Italy (Fuente, Aliud per olio, olio di Carta)”. Ma nella parte riguardante il mercato spagnolo (che rappresenta il cuore delle informative) Martina dice che “compete all’ambito Antitrust non al ministero”.

E’ li che si trova la falla secondo i pentestellati. E lo dimostra, sostengono, il fatto che una delle fonti utilizzate dal procuratore di Torino Guariniello è proprio l’Agenzia delle Dogane. Quest’ultima in un’audizione secretata presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Contraffazione alla Camera dei deputati, ha diffuso un report sull’olio extravergine d’oliva taroccato “da cui emergevano le dinamiche evidenziate poi dall’inchiesta giudiziaria”. A stretto giro Grillo risponde al ministro dal blog, sottolineando che Martina, dicendo che i 5 stelle si basano “su informazioni che ignorano e non conoscono ha innanzitutto ammesso che ci sono delle notizie che lui conosce ma non ha reso note”. Inoltre in quella nota il ministero parla di operazioni come Fuente, Aliud per Olio, Olio di Carta, ma non fa cenno al cartello italo-spagnolo, che è al centro delle recenti indagini giudiziarie. Per questo i deputati del M5S chiedono al ministro Martina, “perché non ha segnalato direttamente lui all’Antitrust il caso del cartello italo-spagnolo così come hanno fatto le associazioni di categoria?”. E domandano: “Cosa glielo impediva?”.

twitter@FDepalo

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Cambiamenti climatici ed economia: due pesi e due misure

next
Articolo Successivo

Cambiamenti climatici, vertice di Parigi: due gradi sono già troppi

next