La crisi politica della giunta Nogarin diventa l'occasione per i partiti nazionali di attaccarsi in vista delle prossime amministrative. Dopo due giorni di polemiche, scendono in campo i big. Di Battista e Taverna per i grillini se la prendono con i democratici: "Noi non paghiamo per loro". Fi con Santanché e Prestigiacomo: "Dio ce ne scampi". Interviene pure Scelta civica: "Speriamo che non vincano mai, altrimenti il Paese sarebbe ridotto in macerie"
Colpa del Movimento 5 Stelle che non ha saputo gestire l’affaire rifiuti a Livorno. O meglio del Pd che ha lasciato l’azienda in rosso. Oppure di entrambi. La crisi politica nella città toscana nel giro di 24 ore è diventata lo spunto per dare il via alla campagna elettorale per le amministrative del 2016. E così tutti i partiti politici si sono messi in coda per fare di un problema locale un motivo di scontro nazionale e hanno fatto scendere in campo nella bagarre politica i big che stanno in Parlamento. In difesa della giunta M5S sono arrivati i nomi forti, da Luigi Di Maio ad Alessandro Di Battista a Paola Taverna, che per prima cosa hanno criticato le “campagne di stampa”: “Io non pago per il Pd”, è lo slogan coniato per l’occasione. I dem dal canto loro hanno contrattaccato con i renzianissimi Marcucci e Carbone: “Con la protesta non si comanda, non serve ora fare come Ponzio Pilato. Anche i 5 Stelle fanno i conti con la realtà”. Berlusconi invece lo aveva detto pubblicamente poche ore prima: “Ovunque amministrano fanno malissimo” e tanto gli è bastato per prendersi un post del blog dal titolo “Silvio goditi la vecchiaia”. Così gli azzurri di Forza Italia, dalla Santanché alla Prestigiacomo, hanno approfittato della questione Livorno per contrattaccare: “Sono incapaci, Dio ce ne scampi”.
M5S, dalla Taverna a Luigi Di Maio: “Il Patto del Nazareno è vivo e lotta contra di noi”
Nel Movimento 5 Stelle sono scesi in campo i nomi forti: dai membri del direttorio, vedi Luigi Di Maio, alla senatrice Paola Taverna, tutti in coro difendono il loro sindaco Filippo Nogarin. I grillini accusano i giornali di fare campagne di stampa contro l’amministrazione e lo slogan è “io non pago per il Partito democratico”. “Il Patto del Nazareno è vivo e lotta contro di noi”, ha detto Di Maio. “Pd e Forza Italia continuano a rimanere indissolubilmente legati. È veramente ridicolo come producano dichiarazioni in stile polli in batteria. La verità è che hanno fallito, ne sono consci e tentano di aggrapparsi al nulla. Situazioni come quella che si è verificata a Livorno sono il prodotto della loro politica che ingrossa i clientelismi attingendo alle tasche dei cittadini onesti”. Meno diplomatica la Taverna: “Gli starnazzanti politici del Pd dovrebbero avere la decenza di stare zitti. Dopo aver condotto al disastro la municipalizzata ambientale di Livorno, adesso ci girano intorno come avvoltoi e fanno pure la morale. Quanto ritengono di essere credibili agli occhi degli italiani?”.
Secondo Alessandro Di Battista invece, con il M5S si sta voltando finalmente pagina: “I sindacati stanno protestando per garantire i privilegi di chi nella municipalizzata ambientale del comune di Livorno, non ha mai preso in mano una scopa. Gli operai, quelli veri, sono strumentalizzati dai sindacati, perché i loro posti di lavoro non saranno toccati. A loro chiediamo di rimuovere i rifiuti dalle strade, i cittadini di Livorno non si meritano questo trattamento. Siamo di fronte al tipico carrozzone foraggiato da anni e anni di malapolitica fiancheggiata dai sindacati. Col M5S si volta pagina”. Il deputato Danilo Toninelli va oltre: “A Livorno i piddini tremano per la paura delle sbarre. E considerato il buco da 42 milioni di euro che hanno lasciato al M5S, ne hanno tutte la ragioni”.
Pd: “Con la protesta non si governa. Fanno i conti con la realtà”
Il Pd nell’affare gioca il ruolo di ex protagonista. E mentre i 5 Stelle accusano di avere ricevuto in eredità i problemi dal passato, il Pd nazionale coglie l’occasione per criticare l’attuale gestione. “Ne siamo convinti da tanti mesi”, ha detto il senatore Francesco Russo, “con la protesta non si governa. E le immagini di Livorno ricoperta da rifiuti ne sono l’ulteriore prova. Il Movimento 5 Stelle non perde occasione per sollevare polveroni demagogici, scaricando le responsabilità sempre su qualcun’altro. Ma alla fine i nodi vengono al pettine”. Subito anche il senatore renzianissimo Andrea Marcucci interviene: “Un conto è praticare sempre l’ostruzionismo, un altro è governare. A Livorno il M5S fa improvvisamente i conti con la realtà. La demagogia può servire nei comizi o nei prossimi show di Beppe Grillo, ma non aiuta a risolvere il problema dei rifiuti”. Per Ernesto Carbone invece i grillini fanno come Ponzio Pilato: “A Livorno scene di ordinaria incapacità a 5 Stelle. Uno spettacolo assurdo: attaccano il Pd per coprire la propria incapacità amministrativa. Quando si crede alle fantasie e alle balle che si raccontano è un problema, perché poi a farne le spese sono i cittadini. Fare come Ponzio Pilato, scaricare le proprie colpe sugli altri e decidere di non decidere, sperando nella supplenza della magistratura, è disarmante. Purtroppo tra scalare i tetti e amministrare un Paese esiste una differenza enorme e a Livorno ne abbiamo la dimostrazione”.
Fi, dalla Santanché alla Bergamini: “Incapaci, Dio ce ne scampi”
Forza Italia non si è fatta perdere l’occasione per attaccare i grillini. Così mentre Grillo sul blog ha attaccato con un articolo Silvio Berlusconi (“Goditi la vecchiaia”), in contemporanea gli azzurri hanno criticato la gestione della città toscana. Lo scenario più critico lo immagina la deputata Daniela Santanché: “Con i dialogatori dell’Isis, urlatori di professione quali sono i grillini ma convinti che con i kamikaze bisogni discutere pacatamente, ci ritroveremo la capitale trasformata nello Stato maggiore dei tagliagole. Roma peggio di Raqqa. Quanto sta accadendo a Livorno in queste ore dimostra tutta la loro incapacità di governo: se non sanno tenere pulita una città figuriamoci come possono provvedere alla sicurezza dei cittadini che la abitano. Dio ce ne scampi”. Per la deputata Stefania Prestigiacomo invece Grillo pensa solo ai suoi spettacoli: “Dopo Parma anche a Livorno si sta consumando un altro disastro dei 5 Stelle. La città invasa dai rifiuti è la vetrina della loro incapacità di governo. E Grillo che fa? pensa ai suoi spettacoli e a raccogliere milioni di euro di incassi alla faccia dei livornesi. Non hanno vergogna”. Sull’argomento è intervenuta anche la responsabile comunicazione Deborah Bergamini: “Mentre i rifiuti continuano a sommergere la città di Livorno, M55 e PD cercano di accusarsi a vicenda ma la verità è che sono corresponsabili insieme. A Livorno si è addirittura passati dalla padella alla brace perché alla sinistra sono subentrati i grillini, che stanno dimostrano tutta la loro inadeguatezza, essendo abituati ad una politica fatta solo di proteste, se non di insulti, ma senza proposte concrete”.
Scelta civica: “L’improvvisazione al potere”
Sull’argomento è intervenuta addirittura la quasi estinta Scelta civica. “Il disastro della giunta Nogarin”, ha detto Gianfranco Librandi, “è la proiezione di quello che sarebbero le città di Roma, Milano e l’Italia intera nella malaugurata ipotesi che il Movimento Cinque Stelle dovesse vincere le prossime elezioni amministrative e nazionali. L’improvvisazione al potere, l’approssimazione per legge, l’inadeguatezza al governo. Insomma, oltre la protesta, il nulla. Da italiano, ancor prima che da politico, spero che non vincano mai, perché non voglio vedere il mio Paese ridotto in macerie”.