Da un sondaggio della società Jabra su 2.449 lavoratori di diversi Paesi emerge che più della metà pensa che i meeting senza una guida o un programma specifico siano una perdita di tempo e il 36% è in difficoltà nel completare le proprie mansioni entro la fine della giornata
I lavoratori in ufficio soffrono di ansia da prestazione anche quando le aziende credono di fare di tutto per ridurre lo stress dei dipendenti. A riportarlo è uno studio di Jabra sulla produttività in ufficio e i “nuovi modi di lavorare”. La società, che sul tema ha un chiaro interesse perché produce cuffie che eliminano i rumori ambientali, ha intervistato lo scorso mese di maggio 2.449 lavoratori di età compresa tra i 18 e i 65 anni provenienti da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Russia, Giappone, Cina, Danimarca, Svezia e Norvegia.
Stando al rapporto, se da una parte le aziende cercano di creare luoghi di lavoro il più possibile produttivi, dall’altra sottovalutano la presenza di distrazioni all’interno dei gruppi di lavoro, come ad esempio riunioni poco organizzate, strumenti tecnologici non sempre semplici da utilizzare e ambienti rumorosi che non agevolano la concentrazione. Più della metà dei dipendenti (il 51%) concorda che le riunioni senza una guida o un programma specifico servono solo a perdere tempo, il 32% lamenta una mancanza di spirito decisionale, il 31% sottolinea l’assenza di approfondimenti, il 26% una scarsa preparazione e il 25% i ritardi. In particolare, il 36% degli intervistati ritiene che le riunioni di lavoro diminuiscano la produttività. Il 46% pensa che i rumori siano la cosa che più distrae in assoluto in ufficio e il 28% è irritato dalle troppe mail, anche se per risolvere un problema un dipendente su tre preferisce mandarne una piuttosto che telefonare.
Gli intervistati ritengono che dovrebbero essere maggiormente controllati i fattori ambientali, come temperatura, qualità dell’aria e mancanza di privacy. Ripensare gli ambienti di lavoro quindi potrebbe eliminare molti problemi che influenzano negativamente la produttività. Dallo studio è emerso anche che l’utilizzo di strumenti tecnologici è spesso controproducente. Si pensi, ad esempio, al tempo medio necessario per organizzare una conference call: il 25% inizia in ritardo a causa di problemi tecnici, e di conseguenza si perdono in media più di due minuti e mezzo a riunione. A seconda del numero dei partecipanti il tempo perso – e quindi il costo – può aumentare. Il 71% delle riunioni si svolge in un solo luogo, mentre il 29% prevede più sedi, e dunque l’ausilio della tecnologia è fondamentale. Ma spesso i lavoratori stessi faticano a utilizzarla, e uno su due dichiara di riscontrare a causa di ciò disagi significativi e irritanti. L’indagine di Jabra sottolinea che una scarsa produttività incide anche sulla capacità di attrarre e trattenere il personale, così come le distrazioni sul posto di lavoro incidono in maniera significativa sull’equilibrio vita-lavoro. Il 36% dei lavoratori specializzati è in difficoltà a completare le proprie mansioni entro la fine della giornata lavorativa.