Il rettore dell’Università di Brescia, Sergio Pecorelli, è indagato per abuso d’ufficio. La Guardia di Finanza ha eseguito diverse perquisizioni nella sede dell’Università bresciana negli uffici e nelle abitazioni di alcune “figure apicali” dell’Ateneo, nell’ambito dell’indagine della Procura sull’assunzione in università dell’ex segretaria di Mariastella Gelmini, e collaboratrice del Rettore Pecorelli all’Agenzia italiana del Farmaco (di cui il Rettore è al contempo presidente del Cda), Elisa Gregorini.

Tra gli indagati figurerebbero il direttore generale Enrico Periti e i componenti della commissione giudicatrice d’ateneo, nominata il 30 ottobre 2014, che ha deciso l’esito del concorso per l’assunzione di una segretaria per l’“internazionalizzazione”, incarico affidato alla dottoressa Gregorini (che non risulta indagata): un contratto biennale da 30mila euro l’anno su cui ha chiesto approfondimenti anche la Procura regionale della Corte dei Conti. Secondo quanto risulta a ilfattoquotidiano.it, che nel marzo scorso aveva puntato i riflettori sul caso dell’assuzione di Gregorini, la commissione d’Ateneo era composta dai docenti Riccardo Pietrabissa, Annalisa Zanola e Mariacristina Missale. Il Rettore dell’Università di Brescia, che pochi giorni fa è stato sospeso dal ruolo di presidente del Cda dell’Aifa per “conflitto di interesse di livello 3” per presunti incarichi in fondazioni che finanziano le industrie farmaceutiche, dovrà ora affrontare anche nuove polemiche interne all’Ateneo.

Le indagini svolte finora – rende noto la Guardia di Finanza – hanno premesso di riscontrare “irregolarità nella procedura di selezione” del concorso che si è svolto nell’ottobre scorso, oltre al fatto che “il candidato prescelto non è stato impiegato per le finalità previste”: Elisa Gregorini, secondo gli investigatori, avrebbe svolto in Università mere funzioni di segretaria del Rettore e non quelle previste dal bando pubblico, che contemplavano lo “sviluppo e il consolidamento di relazioni pubbliche internazionali, al fine di promuovere l’ampliamento geografico e istituzionale degli accordi di collaborazione finalizzati alla nuova mission dell’Ateneo e al suo progetto strategico Health & Wealth”. La convinzione degli inquirenti è che la procedura che ha portato all’assunzione di Elisa Gregorini sia stata “una selezione preordinata a legittimare giuridicamente l’affidamento dell’incarico a una determinata persona, attraverso la previsione di requisiti ad hoc particolarmente stringenti”.

Elisa Gregorini, laureata in “relazioni pubbliche”, nel 2007 diventa il braccio destro di Mariastella Gelmini, allora coordinatrice regionale lombarda di Forza Italia, poi ministro dell’Istruzione dell’ultimo governo Berlusconi. Al ministero di viale Trastevere ricopre il ruolo di segretaria particolare del ministro Gelmini fino al 2011 e di membro del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del Miur. Dal 2012 Gregorini è consulente dell’Aifa, l’Agenzia governativa del farmaco di cui il Rettore dell’Università di Brescia è Presidente dal 2009.

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