La classifica elaborata dal "Movimento per un ciclismo credibile", da sempre attivo contro le pratiche illegali. Il rapporto prende in considerazione tutte le positività del 2015. Tra le nazioni la Russia è in testa, tra le discipline, tra le prime 5, figurano sollevamento pesi, baseball e anche il calcio
L’atletica leggera regina del doping, la Russia in testa alla classifica delle nazioni con più dopati nel 2015. E non è una sorpresa, visti gli ultimi scandali che hanno travolto la Iaaf e la Russia (con la sospensione della Federazione), e da ultimo anche l’Italia. Più inaspettati, invece, i risultati che si scoprono scorrendo la graduatoria. Perché dietro ad atletica, sollevamento pesi e baseball, al quarto posto troviamo il calcio. Prima del ciclismo, da sempre additato come “sport di dopati”. E anche l’Italia non se la cava benissimo, entrando nella “top ten” delle nazioni peggiori.
Nella classifica per nazioni, dietro la Russia ci sono ovviamente gli Stati Uniti (a quota 18), grande potenza mondiale, a pari merito con la Gran Bretagna (altra Federazione che sarebbe al centro dell’inchiesta della Wada). Poi Bulgaria (10), Repubblica Dominicana (10) e Kenya (8, anche nel Paese africano i problemi di doping non sono una novità: di recente alcuni atleti hanno occupato la sede della Federazione per protestare contro la scarsa trasparenza dei controlli). Al settimo posto ecco dunque l’Italia: nel 2015 sono stati sei gli atleti azzurri trovati positivi (7, se verrà confermato il caso di Zanella). Attenzione, però: si tratta dei casi di doping accertati, affresco che non è certamente esaustivo di quanto accade nel mondo dello sport. Basti pensare che la Russia è incriminata proprio per aver coperto diversi suoi atleti che, ufficialmente, non sono mai stati sanzionati. E lo stesso potrebbe essere accaduto in altri Paesi. Come l’Italia, dove proprio in queste ore sono stati deferiti 26 atleti per aver eluso i controlli (la contestazione però risale al 2011/2012): se fossero positivi o meno non lo sapremo mai.