Una moto nuova di zecca, abiti costosi e viaggi in hotel a 5 stelle. Sono stati i parrocchiani di Legnaro (Padova) a denunciare le presunte spese pazze del sacerdote locale che ora è indagato per appropriazione indebita aggravata. Il prete si sarebbe appropriato dell’eredità plurimilionaria lasciata da un ricco benefattore alla Caritas per beneficenza. I magistrati, in attesa di accertare i fatti, hanno bloccato tutti i beni. I parrocchiani, come riportano i giornali locali, dopo i primi sospetti hanno deciso di avvertire i carabinieri.
Il sacerdote era stato nominato dal notaio custode delle fortune lasciate da un farmacista facoltoso che si era spento a 83 anni nella sua casa di Gallio, sull’Altopiano di Asiago. Nel testamento l’uomo, dedito anche in vita alle opere di bene, aveva deciso di nominare la Caritas della sua parrocchia erede della sua abitazione di Legnaro e di 14 milioni di euro in azioni e titoli bancari. Il farmacista aveva anche previsto che la sua dimora sarebbe dovuta diventare la nuova sede dell’organizzazione di carità e che il denaro avrebbe dovuto essere usato unicamente per opere di beneficenza.