Termina oggi il nostro viaggio, cominciato nel post precedente, alla scoperta delle parole o frasi da non dire in presenza (ma anche in assenza) di un esemplare di disabile. Nel viaggio di andata il sottoscritto – indegno rappresentante della categoria dei “Pigri a 4 ruote” – ha dovuto specificare che non siede su una “sedia elettrica”, ma su di una carrozzina elettrica; che ha capacità decisionali, quasi quanto Roosevelt; che non è consigliato chiedergli quando esce: «Dove ti portano?», ma «Dove vai?»; e che, con ogni probabilità, ha qualche problema ad attraversare la strada.
Il viaggio di ritorno, invece, muoverà le sue prime ruotate trattando un argomento sul quale l’umanità nei secoli dei secoli è apparsa pressoché insensibile, ovvero quello relativo all’Altissimo. Perché sembra che chi viva in condizioni di estrema “sofferenza”, come il disabile che si cela dietro queste parole, debba per forza di cose credere in Lui e che nei Suoi confronti non possa neanche essere scettico, come se questo fosse un lusso concesso a pochi eletti, sani come dei pesci: «Come puoi pensarla così? Dovresti andare in chiesa, soprattutto tu, altrimenti il Signore come fa ad aiutarti?», che coincide proprio con quello che mi chiedo io: «Come fa ad aiutarmi?».
L’ultima volta che gli chiesi aiuto frequentavo la seconda elementare: mia madre quel giorno mi disse di dire una preghiera, così avrei fatto bene il compito. Cosa che feci, ma Lui – l’Onnipotente -, con mio grande disappunto, non intervenne minimamente e il compito ne risentì, come la penna rossa della maestra, che si consumò.
Peggio ancora qualche bipede attivo è propenso a pensare che il mio scetticismo dipenda unicamente dal fatto che consideri responsabile Lui – il Padreterno – della Francesina (il romantico nome con cui chiamo la distrofia di Duchenne): aridaje, ho anch’io una mente pensante, lo volete capire? E poi, non sarebbe intellettualmente corretto “credere” per un personale tornaconto (e qui penso che il buon Francesco del Vaticano sia d’accordo con me). Io, il Creatore, lo considero responsabile solo del brutto voto di cui sopra e di quella finale di Coppa dei Campioni persa, così come spiegato nel secondo post di questo blog, perché la “conquista” della francesina fu solamente (de)merito mio (per ulteriori informazioni siete pregati di rivolgervi al primo post).
Restando in ambito religioso, preferirei sorvolare sugli amici Testimoni di Geova, poiché vanno ghiotti dei disabili carrozzati: infatti, sentono sempre il bisogno di convertirmi con maggior tenacia rispetto alla classica citofonata della domenica mattina. Ora, io mi chiedo: faccio già i conti con la Francesina e devo farli anche con voi? Cos’ho fatto di male?
La fermata all’autogrill, invece, sarà l’occasione per far la conoscenza del bipedus distractus, e per scoprire quello che spesso gli scappa, e non mi riferisco alla pipì. A quest’ultimo, infatti, è vivamente consigliato di non intimare mai al francesino di “non muoversi”, giacché fa del non muoversi la sua filosofia di vita. Troppo spesso, infatti, le mie orecchie sono costrette a sentire: «Ti metto i freni e ti lascio qui un minuto, non muoverti!». E qui a scappare è il sarcasmo: «Non preoccuparti, non corri alcun pericolo». È anche sconsigliato chiedere quando si è a tavola: «Nicolò, mi puoi passare l’acqua?», poiché questo mi costringerebbe ad ammettere la mia maleducazione: del resto cosa mi costa allungare la mano per prendere una bottiglia d’acqua?
Mentre mi lasciano sempre più perplesso, e senza parole, gli incontri del terzo tipo con i bipedis originalis, ovvero quei soggetti a cui mancano almeno una decina di rotelle, ai quali è severamente vietato allargare le braccia quando mi vedono in giro ed esclamare: «Poverino!». Oppure evitare, quando passo a distanza ravvicinata, dire tra sé e sé: «M…a, com’è conciato», così come prendermi la mano per dirmi: «Pregherò per te, vedrai che guarirai», perché forse è meglio che sia io a intercedere…
Ecco il casello, dove vi approdo con un gigantesco dubbio, che solo voi bipedi attivi potete aiutarmi a dissipare: quando affermate «stammi in gamba», come la devo interpretare? Vuole essere un augurio, come dire “stammi bene”, oppure vuole essere una maledizione, perché se sto in gamba io capite bene che mi devo mettere le mani nei capelli? Ah no, neanche questo posso fare… Neanche disperarmi, oh povero disabile “che non sono altro, soldi in tasca non ne ho, ma lassù mi è rimasto”… Ancora Lui?
Nicolò Cafagna
Giornalista, blogger e… diversamente ironico
Società - 5 Dicembre 2015
Distrofia muscolare di Duchenne: cose da non dire a un disabile carrozzato (parte 2)
Termina oggi il nostro viaggio, cominciato nel post precedente, alla scoperta delle parole o frasi da non dire in presenza (ma anche in assenza) di un esemplare di disabile. Nel viaggio di andata il sottoscritto – indegno rappresentante della categoria dei “Pigri a 4 ruote” – ha dovuto specificare che non siede su una “sedia elettrica”, ma su di una carrozzina elettrica; che ha capacità decisionali, quasi quanto Roosevelt; che non è consigliato chiedergli quando esce: «Dove ti portano?», ma «Dove vai?»; e che, con ogni probabilità, ha qualche problema ad attraversare la strada.
Il viaggio di ritorno, invece, muoverà le sue prime ruotate trattando un argomento sul quale l’umanità nei secoli dei secoli è apparsa pressoché insensibile, ovvero quello relativo all’Altissimo. Perché sembra che chi viva in condizioni di estrema “sofferenza”, come il disabile che si cela dietro queste parole, debba per forza di cose credere in Lui e che nei Suoi confronti non possa neanche essere scettico, come se questo fosse un lusso concesso a pochi eletti, sani come dei pesci: «Come puoi pensarla così? Dovresti andare in chiesa, soprattutto tu, altrimenti il Signore come fa ad aiutarti?», che coincide proprio con quello che mi chiedo io: «Come fa ad aiutarmi?».
L’ultima volta che gli chiesi aiuto frequentavo la seconda elementare: mia madre quel giorno mi disse di dire una preghiera, così avrei fatto bene il compito. Cosa che feci, ma Lui – l’Onnipotente -, con mio grande disappunto, non intervenne minimamente e il compito ne risentì, come la penna rossa della maestra, che si consumò.
Peggio ancora qualche bipede attivo è propenso a pensare che il mio scetticismo dipenda unicamente dal fatto che consideri responsabile Lui – il Padreterno – della Francesina (il romantico nome con cui chiamo la distrofia di Duchenne): aridaje, ho anch’io una mente pensante, lo volete capire? E poi, non sarebbe intellettualmente corretto “credere” per un personale tornaconto (e qui penso che il buon Francesco del Vaticano sia d’accordo con me). Io, il Creatore, lo considero responsabile solo del brutto voto di cui sopra e di quella finale di Coppa dei Campioni persa, così come spiegato nel secondo post di questo blog, perché la “conquista” della francesina fu solamente (de)merito mio (per ulteriori informazioni siete pregati di rivolgervi al primo post).
Restando in ambito religioso, preferirei sorvolare sugli amici Testimoni di Geova, poiché vanno ghiotti dei disabili carrozzati: infatti, sentono sempre il bisogno di convertirmi con maggior tenacia rispetto alla classica citofonata della domenica mattina. Ora, io mi chiedo: faccio già i conti con la Francesina e devo farli anche con voi? Cos’ho fatto di male?
La fermata all’autogrill, invece, sarà l’occasione per far la conoscenza del bipedus distractus, e per scoprire quello che spesso gli scappa, e non mi riferisco alla pipì. A quest’ultimo, infatti, è vivamente consigliato di non intimare mai al francesino di “non muoversi”, giacché fa del non muoversi la sua filosofia di vita. Troppo spesso, infatti, le mie orecchie sono costrette a sentire: «Ti metto i freni e ti lascio qui un minuto, non muoverti!». E qui a scappare è il sarcasmo: «Non preoccuparti, non corri alcun pericolo». È anche sconsigliato chiedere quando si è a tavola: «Nicolò, mi puoi passare l’acqua?», poiché questo mi costringerebbe ad ammettere la mia maleducazione: del resto cosa mi costa allungare la mano per prendere una bottiglia d’acqua?
Mentre mi lasciano sempre più perplesso, e senza parole, gli incontri del terzo tipo con i bipedis originalis, ovvero quei soggetti a cui mancano almeno una decina di rotelle, ai quali è severamente vietato allargare le braccia quando mi vedono in giro ed esclamare: «Poverino!». Oppure evitare, quando passo a distanza ravvicinata, dire tra sé e sé: «M…a, com’è conciato», così come prendermi la mano per dirmi: «Pregherò per te, vedrai che guarirai», perché forse è meglio che sia io a intercedere…
Ecco il casello, dove vi approdo con un gigantesco dubbio, che solo voi bipedi attivi potete aiutarmi a dissipare: quando affermate «stammi in gamba», come la devo interpretare? Vuole essere un augurio, come dire “stammi bene”, oppure vuole essere una maledizione, perché se sto in gamba io capite bene che mi devo mettere le mani nei capelli? Ah no, neanche questo posso fare… Neanche disperarmi, oh povero disabile “che non sono altro, soldi in tasca non ne ho, ma lassù mi è rimasto”… Ancora Lui?
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Roma, 24 dic. (Adnkronos) - SuperEnalotto, centrato oggi 24 dicembre un '5+1' a Veglie in provincia di Lecce che vince 627.284,27 euro. Alla prossima estrazione il jackpot a disposizione del '6' sarà di 49.9 milioni di euro.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è una colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi è 6-18-27-30-52-56. Numero Jolly: 83. Superstar: 80.
Palermo, 24 dic. (Adnkronos) - Il gip di Palermo Maria Cristina Sala ha convalidato il provvedimento di fermo e ha disposto gli arresti in carcere per Francesco Lupo, 30 anni, l'uomo accusato di avere sparato a un operaio della Reset davanti al cimitero dei Rotoli a Palermo. La vittima è ancora ricoverata in ospedale con la prognosi riservata.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "La visita di oggi al carcere di Regina Coeli ha confermato l’insostenibile stato di degrado in cui versa il nostro sistema penitenziario. L’istituto, che comprende sezioni fatiscenti e sovraffollate, è solo l’emblema di un problema che il Governo Meloni continua colpevolmente a ignorare”. Lo dichiarano gli esponenti di Italia Viva Maria Elena Boschi, Roberto Giachetti e Luciano Nobili che oggi si sono recati in visita nell’istituto penitenziario romano.
"Chi varca le porte di un carcere, che sia un detenuto o un operatore penitenziario, entra in un luogo dove la dignità umana è costantemente calpestata. Celle sovraffollate, spazi inadeguati e condizioni di lavoro inaccettabili sono il frutto dell’immobilismo di un Governo che rifiuta di affrontare con serietà e responsabilità le gravi emergenze del sistema carcerario", proseguono.
"Il 26 dicembre Papa Francesco aprirà simbolicamente la “Porta della Speranza” a Rebibbia. Un gesto potente - sottolineano - che richiama l’attenzione sull’urgenza di restituire umanità e dignità a chi vive in carcere. Ci auguriamo che questo Governo si lasci finalmente “illuminare” da quel faro acceso dal Pontefice, rompendo il silenzio e l’indifferenza che lo hanno caratterizzato fino ad ora”.
(Adnkronos) - "Se il grado di civiltà di un Paese si misura osservando lo stato delle sue carceri, l’Italia, sotto il Governo Meloni, sta fallendo questa prova fondamentale. Serve un cambio di rotta immediato, con interventi concreti per garantire condizioni dignitose non solo a chi è privato della libertà, ma anche a chi, ogni giorno, lavora tra mille difficoltà. Noi continueremo a batterci affinché il nostro sistema carcerario diventi finalmente all’altezza di una Repubblica che si definisce democratica e civile. Il tempo delle scuse è finito: è ora di agire”, concludono gli esponenti di Iv.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Vasyl Nechet, capo, nominato dai russi, del consiglio di occupazione della città di Berdiansk, nell'oblast di Zaporizhia, è rimasto ferito dopo l'esplosione della sua auto. Lo ha riferito Suspilne, citando Mykola Matvienko, capo ad interim dell'amministrazione militare della città di Berdiansk. La causa dell'esplosione non è nota. L'auto di Nechet è esplosa in un cortile fuori da una casa. A seguito dell'esplosione, Nechet è stato ricoverato in ospedale, secondo il canale Telegram del movimento di resistenza femminile Zla Mavka. Le sue attuali condizioni non sono note.
La Russia ha occupato Berdiansk dall'inizio del 2022. La città si trova sul Mar d'Azov e funge da snodo di trasporto chiave per le autorità occupanti.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Il gruppo Nord ha colpito le formazioni di 14 brigate ucraine nella regione di confine di Kursk. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo, precisando che, "durante le operazioni offensive, le unità del gruppo di truppe Nord hanno sconfitto formazioni di una brigata meccanizzata pesante, cinque meccanizzate, tre brigate d'assalto aereo, una brigata marina e quattro brigate di difesa territoriale delle forze armate ucraine".
Inoltre - afferma ancora la nota ministeriale - i combattenti russi hanno respinto quattro contrattacchi da parte di gruppi d’assalto delle forze armate ucraine. L'aviazione e l'artiglieria hanno colpito il personale e l'equipaggiamento nemico nelle aree di nove insediamenti nella regione di Kursk e tre nella regione di Sumy. L'esercito russo continua a sconfiggere le formazioni delle forze armate ucraine che hanno invaso il territorio della regione di Kursk, ha sottolineato il Ministero della Difesa.
Roma, 24 dic (Adnkronos) - "I centri storici delle nostre città sono un patrimonio inestimabile, fatto di botteghe artigiane e non solo, che portano avanti tradizioni millenarie. Mestieri ed arti che si tramandano di padre in figlio e che rappresentano un fiore all'occhiello del nostro Paese. Forza Italia è sempre stata al fianco dei negozianti in questa battaglia grazie anche all'impegno e al sostegno di Maria Spena. Finalmente si dà loro pieno riconoscimento anche attraverso sostegni specifici, per far sì che tradizioni, mestieri ed arti non vadano dispersi, ma siamo promossi e rilanciati". Lo dice Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.
Mosca, 24 dic. (Adnkronos) - Mosca non sta chiudendo il suo confine con l'Estonia, né ha sottoposto i cittadini russi in possesso di passaporti Ue a un controllo più rigoroso all'ingresso. Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aggiungendo che "i valichi di frontiera russi vicino al confine estone funzionano normalmente".
"L'Estonia sta diffondendo informazioni completamente inventate ai suoi cittadini, che stanno attualmente pianificando di visitare la Russia, tramite social e mass media, sostenendo che la Russia sta chiudendo i suoi confini. Anche le affermazioni secondo cui le guardie di frontiera russe stanno sottoponendo i russi con passaporti Ue a un controllo più rigoroso sono false", ha affermato la Zakharova in una dichiarazione pubblicata sul sito web del Ministero degli Esteri russo in risposta a un'inchiesta dei media.