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Parma, il governo di Malta non paga i lavori: azienda rischia il fallimento

Cff Filiberti di Bedonia, specializzata nell’estrazione e lavorazione di marmo, granito e pietra, aveva vinto un appalto per la costruzione del Parlamento dell'isola. La Valletta, però, deve ancora versare 3,4 milioni di euro. Un debito che potrebbe avere conseguenze molto pesanti
Parma, il governo di Malta non paga i lavori: azienda rischia il fallimento
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I lavori per la realizzazione del Parlamento di Malta rischiano di mandare in rovina una delle ultime aziende in attività rimaste sull’Appennino parmense. A distanza di tempo dall’ultimazione dell’opera, il governo maltese infatti non avrebbe ancora saldato il conto con una delle imprese impegnate nella commessa internazionale, che ora, a causa di questo, si trova in grossa crisi di liquidità.

La storia è quella della Cff Filiberti di Bedonia, specializzata nell’estrazione e lavorazione di marmo, granito e pietra come la Pietra di Carniglia, che potrebbe essere messa in ginocchio dal mancato pagamento milionario di opere completate già da diversi mesi. La ditta, che dà impiego a un centinaio di addetti tra dipendenti diretti e indotto, nel 2010 ha vinto un appalto da 12 milioni di euro per la costruzione del Parlamento del Governo di Malta, dove sono stati ospiti anche recentemente il premier Matteo Renzi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La Cff Filiberti si è occupata dell’esterno e degli interni dell’edificio progettato da Renzo Piano lavorando materiali importati direttamente da Bedonia e la struttura è stata inaugurata a maggio 2015 senza contestazioni da parte del committente. Le istituzioni maltesi però devono ancora 3,4 milioni di euro all’azienda e questo credito non versato la sta mettendo in seria difficoltà.

A lanciare il grido d’allarme insieme al vice presidente della ditta Alessandro Filiberti, sono state le istituzioni locali, con Provincia di Parma e Comune di Bedonia in prima linea, appoggiate dai parlamentari Patrizia Maestri, Giorgio Pagliari e Giuseppe Romanini. La richiesta è di un intervento del governo italiano affinché la vicenda si possa sbloccare. “Provincia di Parma e Comune di Bedonia faranno tutto il possibile per richiamare l’attenzione sulla Cff Filiberti, un’azienda sana che rischia la chiusura per il mancato pagamento di lavori già conclusi – ha dichiarato il delegato provinciale allo Sviluppo economico Gianpaolo Cantoni – non lasceremo soli impresa e lavoratori.”

Sul caso è già in corso da tempo un contenzioso con le istituzioni maltesi, ci sono tavoli di crisi aperti, se ne sono occupati l’ambasciata italiana a Malta e lo scorso mese anche Camera e Senato. Ma i soldi che non arrivano rischiano di compromettere l’operatività dell’azienda, con ricadute anche sull’intero territorio montano. Perciò ora da Parma si chiede un intervento più incisivo, con un tavolo urgente a Roma con il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, le istituzioni e l’azienda, per valutare le possibili azioni da intraprendere.

“L’azienda, che ha ottime potenzialità di mercato, rischia il proprio futuro e quello delle tante famiglie coinvolte a causa di questa problematica, che occorre dunque risolvere – ha affermato il sindaco di Bedonia Carlo Berni – Si tratta di uno dei pochi presidi occupazionali rimasti dell’Appennino parmense, in questi anni di crisi che hanno visto chiudere diverse imprese della zona e perdere centinaia di posti di lavoro in un contesto territoriale montano che presenta già di per sé obiettive difficoltà”.

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