Ancora amministratori calabresi nel mirino. Nella notte tra sabato e domenica l’ennesimo atto intimidatorio ai danni di un sindaco della Locride. Ignoti infatti hanno esploso diversi colpi di pistola contro le due automobili di Salvatore Fuda, sindaco di Gioiosa Jonica, in provincia di Reggio Calabria. Una delle due macchine era utilizzata dalla sua compagna e l’altra, invece, era in uso al padre del sindaco. L’intimidazione è avvenuta proprio davanti all’abitazione di Fuda che, stamattina, ha denunciato l’episodio ai carabinieri. Avvertito il sostituto procuratore della Repubblica di Locri, i militari dell’Arma hanno avviato le indagini per risalire al movente e ai responsabili dell’intimidazione.
Non è escluso che i colpi di pistola esplosi stanotte siano da ricondurre all’attività amministrativa del Comune di Gioiosa Jonica. Intanto i carabinieri stanno cercando di capire se i proiettili siano stati esplosi da una pistola già utilizzata in altre azioni criminali. Qualche risposta potrebbe arrivare dagli accertamenti tecnici eseguiti sulle due Fiat Panda e sulle tracce lasciate sulle pallottole. Le minacce di stanotte allungano la lista degli amministratori sotto tiro pubblicata nelle settimane scorse da Avviso Pubblico che, proprio a Reggio nella sede del Consiglio regionale, ha presentato il suo rapporto dal quale è emerso che il 70% delle intimidazioni riguarda il Sud Italia.
Preceduta solo dalla Sicilia e dalla Puglia, stando a questo rapporto, la Calabria è la terza regione assieme alla Campania per numero di attentati a sindaci, consiglieri e assessori comunali. Tuttavia, nel corso della presentazione dello studio, il coordinatore nazionale di avviso pubblico Pierpaolo Romani aveva affermato: “Si tratta di un fenomeno nazionale che riguarda gli amministratori che si sono schierati contro la ‘ndrangheta. Ma non solo. In alcuni casi infatti ci sono politici locali minacciati per non aver mantenuto i patti stretti con la criminalità organizzata nel momento delle campagne elettorali”.
Ritornando alle minacce al sindaco Salvatore Fuda, eletto con la lista “Gioiosa Bene Comune“, arrivano i primi attestati di solidarietà per il giovane sindaco della Locride. Tra questi quello di Giovanni Maiolo, della “Rete dei Comuni solidali“, che in una nota esprime “sostegno e solidarietà Fuda”. “Conosciamo – scrive sempre Maiolo – la sua onestà nel gestire la cosa pubblica, la sua correttezza e la sua passione politica. Vorremmo fargli sentire con forza la nostra vicinanza e lo invitiamo a non arretrare di un passo sulla strada della legalità e della giustizia sociale”. “È stato un gesto – aggiunge Lorenzo Dellai del gruppo parlamentare Per l’Italia-Centro democratico – con il quale evidentemente si intende indebolire la testimonianza di Fuda a favore della legalità e della buona amministrazione in un territorio particolarmente difficile. Anche a nome di tutti i colleghi, trasmetto al sindaco Fuda il caloroso sostegno insieme all’impegno di mettere in campo tutte le iniziative per appoggiare la sua attività amministrativa”.