Società

Sanità lombarda fra controllori e controllati

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Vi ho spiegato negli ultimi post come sia importante, per migliorare il rapporto medico paziente, la medicina difensiva e “i trucchi” sugli appalti, che ci sia un sistema di controllo adeguato sugli amministrativi e sui pazienti, non sulle cartelle cliniche, e una gestione autonoma dei dati sanitari in mano al cittadino con History Health.
Il presidente Maroni pur di approvare la riforma sanitaria, senza discutere gli emendamenti presentati, convinse il Pd, il M5S ed il Patto Civico di Ambrosoli promettendo di far scegliere i tre membri della nuova Agenzia di Controllo all’opposizione.
Infatti così sarà, peccato che la scelta l’ha fatta la maggioranza su chi portare “in finale”. Insomma l’opposizione sceglierà fra 12 candidati, comunicati ieri dalla maggioranza, i tre da eleggere. Proviamo a vedere chi sono i controllori e quanto sono stati controllati.
Gianluca Maria Avanzi, Direttore Sanitario dell’Ospedale di Varese (città di Maroni).
Luciana Bevilacqua, scelta nonostante nella precedente selezione aveva un conflitto Art. 7 secondo comma lettera B e D.
Giovanni Corrao.
Carla Dotti, Direttore Generale dell’Ospedale di Legnano costruito su un terreno privato da una azienda di famiglia del proprietario del terreno su progetto dell’architetto Colombo, stretto parente di Alli rinviato a giudizio insieme a Formigoni per la Maugeri,e suo braccio destro!!! Tra l’altro la signora Dotti aveva dichiarato in una intervista che si sarebbe fatto il reparto di radioterapia nell’Ospedale di Legnano, infatti i bunker sono stati costruiti e pagati con i soldi pubblici ma si usano per gli uffici amministrativi
Claudio Gabrielli, Giuseppe Genduso e Luigi Macchi, scelti nonostante nella precedente selezione fossero incompatibili Art. 6 comma 1 lettera A n 1, conflitto Art. 7 secondo comma lettera D
Luca Giuseppe Merlino, uno dei responsabili dell’affare Stamina che mi scrisse nel 2007 riguardo i miei lavori scientifici su un nuovo sistema di controllo sanitario:”è riuscito a trovare consenso.
Mario Minola, Direttore Generale dell’Ospedale di Novara
Marino Nonis, Direttore Sanitario dell’Ospedale “Cristo Re” che in un articolo sul Sole 24 Ore del 2008, durante la bufera che coinvolse la Santa Rita e l’assessorato della Sanità della Regione Lombardia, dichiarava che i D.R.G. non c’entravano nel caso Santa Rita senza dire esplicitamente che occorreva però un valido sistema di controllo amministrativo e sanitario per ridurre l’abuso.
Aldo Schiassi, con qualche passato diciamo ingombrante
Francesco Sicurello, già nel 2001 nella Divisione Generale Sanità della Regione Lombardia
Insomma tra indagati, vecchie conoscenze, amministrativi puri, incompatibili o in conflitto, amici dei soliti amici non c’è da stare allegri. Il compito di selezione da 12 a 3 è veramente difficile e forse si poteva salvare qualcuno tra i 125 che si erano presentati ai blocchi di partenza. Ma ha scelto la maggioranza. Io non avevo i requisiti.

* Post aggiornato dalla redazione web in data 13/12/2015