Bruxelles, massimo stato di allerta, livello 4

Gli attentati di Parigi e la minaccia terrorismo che incombe sull’Europa mostrano in maniera inequivocabile come ci sia bisogno di un sistema di sicurezza e di una intelligence integrata a livello europeo.

Oltre alla follia omicida dello Stato islamico, alla scandalosa non gestione della crisi in Siria da parte dei paesi europei e a decenni di errori geopolitici e abusi da parte di quest’ultimi, la minaccia terroristica mette ancora una volta gli Stati europei di fronte all’impotenza di affrontare da soli le principali sfide della modernità. L’Isis ha infatti dimostrato di saper agire a livello internazionale: gli ordini sono partiti dalla Siria, alcuni terroristi che hanno colpito in Francia venivano dal Belgio e con armi comprate in Germania.

Il contrasto al terrorismo, come l’approvvigionamento energetico, la protezione delle frontiere esterne, la regolamentazione dell’immigrazione, la crescita dell’economia, la lotta all’evasione fiscale delle grandi multinazionali, sono soltanto alcune delle grandi questioni che i singoli paesi  non hanno più la forza né i mezzi per poter affrontare da soli semplicemente perché si tratta di fenomeni che sfuggono al loro controllo.

La reazione d’istinto della Francia è stata quella di ripristinare i controlli alla frontiera. Una mossa più mediatica che efficace visto che è impossibile controllare ogni persona che passa il confine a meno che non si ricostruiscano muri e check point, senza dimenticare che alcuni terroristi erano francesi e già residenti in Francia.

Ad oggi, a livello europeo esistono strumenti di contrasto al terrorismo come Europol ed Eurojust ma sono largamente sottoutilizzati dalle autorità nazionali che continuano a custodire gelosamente queste competenze. D’altronde a caratterizzare uno Stato sovrano è il controllo “della spada e della moneta”, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Tuttavia creare una vera intelligence europea e, perché no, un vero esercito europeo, non è cosa da poco visto che in Europa non esiste ancora una vera e propria unione politica. Nel caso della “moneta” si è voluto creare l’unione monetaria prima dell’unione politica e, anche in questo caso, i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Fino ad ora l’incapacità e il timore di federare a livello europeo alcune competenze nazionali – non tutte ovviamente in quanto non c’è bisogno di un super Stato europeo – e di creare una vera unione politica ha creato disastri economici come in Grecia e drammi umani come l’afflusso incontrollato di migranti in ItaliaUngheria. Adesso, con la minaccia terroristica, il prezzo da pagare sta diventando la vita stessa dei cittadini europei. Troveranno i capi di Stato e di governo il coraggio di smettere di parlare e di agire?

@AlessioPisano

www.alessiopisano.com

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