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Yemen, governatore di Aden ucciso in un attentato. L’Isis: “Siamo stati noi”

Un'esplosione ha colpito l'auto su cui stava viaggiando Jafar Mohammed Saad. A ottobre il premier Khaled Bahah e il suo governo scamparono a un altro attentato rivendicato dallo Stato Islamico

Il governatore di Aden, provincia dello Yemen, è stato ucciso da un’esplosione che ha colpito l’auto su cui stava viaggiando. Jafar Mohammed Saad, come riportano alcuni funzionari dell’esercito, stava attraversando il quartiere Tawahi mentre si recava al posto di lavoro scortato da otto guardie del corpo, tutte rimaste uccise. Lo Stato Islamico ha rivendicato la responsabilità dell’attentato. “Un’operazione pianificata con precisione”, si legge in un comunicato pubblicato dall’organizzazione terroristica e diffuso dai sostenitori sui social. Tuttavia, l’autenticità della dichiarazione non è ancora stata verificata.

E’ il secondo attentato subito negli ultimi mesi dal governo yemenita: a ottobre un attacco bomba ha colpito un hotel di Aden in cui si trovava il premier dello Yemen, Khaled Bahah, e il suo governo, tutti rimasti illesi. Anche in quella circostanza, L’Isis rivendicò l’attentato. Nei mesi scorsi le forze pro-governative appoggiate dalla coalizione a guida saudita hanno cacciato i ribelli Houthi sciiti da Aden.