“La maggioranza si è opposta in tutti i modi in Aula per non far discutere la mia proposta di legge sulle auto blu e si è fatto in modo che tornasse in Commissione. Ovviamente tutti i ministri, che sistematicamente utilizzano le auto blu, stanno zitti perché sono sempre beccati con le mani nella marmellata“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Legge o Giustizia, su Radio Cusano Campus, dal deputato del Movimento 5 Stelle, Giorgio Sorial, a proposito della sua proposta di legge relativa al taglio delle auto blu (proposta n. 3220 “Disposizioni in materia di acquisto e dismissione delle autovetture di servizio o di rappresentanza delle pubbliche amministrazioni”). Il vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera spiega dettagliatamente: “L’asta delle auto blu promossa dal governo su Ebay non è andata affatto bene. E la questione resta sempre aperta. Le auto blu, prima ancora che autovetture di servizio, rappresentano una cattivissima abitudine che è ormai consolidata a livello di qualsiasi amministrazione e che costa parecchi soldi ai cittadini. Ministri, viceministri, funzionari e sottosegretari” – continua – “le utilizzano anche per fare 300 metri tra ufficio e casa o per commissioni esterne al proprio mandato. Spesso addirittura gli autisti devono aspettare sotto casa il ministro di turno per tante ore. Basta vedere Montecitorio: c’è un proliferare di auto blu. Ed è uno spreco nello spreco, a cui si potrebbe ovviare pensando, ad esempio, al car sharing“. E puntualizza: “I punti fondamentali della proposta di legge sono 3. Innanzitutto, non vogliamo tagliare le auto che servono alla sicurezza. Ministri, sottosegretari, parlamentari e altri potrebbero però prendere il loro mezzo privato, i taxi o i mezzi pubblici. È vero, i trasporti pubblici non funzionano bene, ma questi politici potrebbero utilizzarli: magari, vedendo in che stato sono, potrebbero impegnarsi di più per migliorarli”. Sorial invita a guardare alle “ottime pratiche” in uso negli altri Stati europei, come Inghilterra, Francia e Germania, dove non ci sono auto blu. Poi rivela: “L’auto blu costituiscono un tipico simbolo di potere all’italiana. Inoltre si pensa che queste autovetture vengano utilizzate solo dai ministri. In realtà, ci sono anche le cosiddette “auto blu sanitarie”, quelle delle ASL. Non sono lettighe o ambulanze. Sono automobili messe a disposizione dei dirigenti delle ASL“. E chiosa: “Facendo un’analisi approfondita, si sa benissimo che i dirigenti delle ASL, nella maggior parte dei casi, sono ex “trombati” della politica. Le dirigenze delle ASL vengono utilizzate come poltronifici. Si usano le auto blu per scarrozzare in giro dirigenti per la città. Queste vetture costano dai 700 ai 900 milioni l’anno”
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