Un parco pubblico da sistemare, una piazza da riqualificare, un monumento da ristrutturare. In tempo di crisi ai cittadini che chiedono questi interventi sarà capitato spesso di sentirsi rispondere: “non ci sono soldi”. E se invece a metterceli fossero direttamente loro? È questa l’idea di cinque giovani fiorentini che hanno creato PlanBee, piattaforma di crowdfunding civico nata con l’obiettivo di raccogliere le risorse per “quei progetti che dovrebbero essere realizzati dalla pubblica amministrazione ma che, per carenza di fondi, non vengono finanziati”, spiega a ilfattoquotidiano.it il project manager Armando Mattei. “Tutto è nato – dice – guardando al degrado delle città in cui viviamo, legato alla mancanza di fondi per opere non indispensabili, ma comunque utili”.

Il progetto ha vinto il concorso Share in Action, aggiudicandosi 10mila euro messi a disposizione dall’associazione Alumni Accenture e un percorso di accelerazione nell’incubatore b-ventures.
“Le campagne che ci interessano – prosegue Mattei – sono quelle che puntano a migliorare la qualità della vita nelle città”. A rivolgersi a questa startup possono essere “le istituzioni, ma anche le associazioni o semplici comitati di cittadini“. Magari gli stessi che hanno tutto l’interesse a vedere sistemato un parco perché abitano nelle vicinanze. E decidono, invece di aspettare che la giunta stanzi i fondi, di raccoglierli in prima persona.

Online da inizio 2015, la piattaforma ha già permesso di mettere insieme 20mila euro per completare la sistemazione del Giardino dei Semplici di Firenze, un orto botanico gestito dal museo di Storia naturale del capoluogo toscano. “Il 19 settembre del 2014 fu colpito da una tromba d’aria che causò quasi un milione di euro di danni. L’università, proprietaria del bene, e le assicurazioni coprirono la maggior parte delle spese per la messa in sicurezza e la ripiantumazione – ricorda Alba Scarpellini, responsabile della comunicazione del museo – abbiamo però voluto lanciare un progetto che abbellisse questo spazio e allo stesso tempo mantenesse viva l’attenzione della cittadinanza, coinvolgendola nel suo rilancio”. Così è nata la campagna Colora l’orto: 189 i sottoscrittori che, con le loro offerte, hanno consentito di mettere a dimora piante da fiore lungo i quattro lati del giardino, ognuno caratterizzato con un colore diverso.

Visto il successo di questo progetto ne è stato lanciato un secondo, ancora in corso: l’obiettivo è fissato a 23mila euro, destinati alla realizzazione di un’olfattoteca, una serra dove sarà possibile conoscere i fiori attraverso il loro profumo. Aperto a tutti i visitatori, questo spazio è stato pensato soprattutto per i non vedenti. Ci sono ancora 60 giorni di tempo per arrivare a raccogliere la somma necessaria.

E intanto PlanBee ha lanciato #BeeTheChange, una campagna per la raccolta di altre iniziative da finanziare. Fino al 20 dicembre sarà possibile sottoporre alla startup nuovi progetti. “Tra tutti quelli presentati – spiega Mattei – selezioneremo quelli più credibili e funzionali: il requisito è che si tratti di opere che riguardano un bene comune, utilizzabile da tutti”. Questi ultimi verranno pubblicati sulla piattaforma, promossi attraverso i social network e sottoposti ad aziende interessate a finanziarli svolgendo azioni di responsabilità sociale. Il tutto senza costi per i proponenti, se non quelli legati alla commissione del 10% che la startup trattiene sull’importo raccolto, coprendo così i costi di gestione. E offrendo in cambio un’occasione per salvare dal degrado un pezzo di città.

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