La candidatura era stata presentata prima dell’estate e la conferma è arrivata da Irina Bokova, direttore generale dell'agenzia dell'Onu, che ha comunicato la decisione al sindaco. In passato nel network sono entrate Bologna per la musica, Torino per il design e Fabriano per la folk art
Parma e i prodotti tipici della Food Valley ricercati in tutto il mondo hanno ottenuto il riconoscimento dell’Unesco. Il capoluogo emiliano ha ricevuto ufficialmente il titolo di “città creativa per la gastronomia Unesco”, diventando la prima a rappresentare l’Italia nel settore food. In passato infatti nel network delle città creative sono entrate Bologna per la musica, Torino per il design e Fabriano per la folk art. Parma rappresenterà invece la gastronomia con i suoi prodotti di qualità come Parmigiano e Prosciutto, entrando a far parte della lista Unesco in cui si contano oltre 60 città di 32 Paesi diversi.
“Questo riconoscimento – ha commentato il sindaco Federico Pizzarotti – rafforza la vocazione internazionale di Parma, e può aprire la strada ad importanti sviluppi per la nostra economia, soprattutto in campo turistico. E’ anche la conferma che il futuro del territorio parmense passa in primo luogo attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti di eccellenza e la capacità di trasformarli in cibo”.
La candidatura di Parma al riconoscimento era stata presentata prima dell’estate e la conferma è arrivata l’11 dicembre da Irina Bokova, direttore generale di Unesco, che ha comunicato la decisione al sindaco Pizzarotti. Dalla candidatura, il percorso verso il titolo, fatto di incontri, conferenze e manifestazioni dedicate, fino a una trasferta a Parigi per presentare le eccellenze di Parma agli ambasciatori Unesco, è stato sostenuto da istituzioni e forze economiche del parmense coordinate dal Comune con il contributo dell’associazione di cuochi “Chef to Chef” e il sostegno della Regione Emilia Romagna.
E ora, con l’ufficialità della nomina, per la città ducale si potrebbero aprire nuovi scenari internazionali che secondo le aspettative dell’amministrazione Cinque stelle potrebbero avere anche un buon ritorno sul turismo e sull’economia della zona. “Sono anche convito che, se saremo bravi – ha aggiunto il primo cittadino – potremo utilizzare questo riconoscimento come volano per far conoscere Parma nel mondo anche come città d’arte, carica di storia, che si appresta a celebrare i suoi primi 2.200 anni di vita”.