Una “gravissima situazione amministrativa, patrimoniale e finanziaria”, con “ripetuti ed immotivati deficit di bilancio”. E’ con questa spiegazione che il Comitato direttivo della Cgil nazionale ha deciso di sciogliere il direttivo e la segreteria della sezione della Campania e della Camera del lavoro metropolitana di Napoli, commissariando entrambe. Questo dopo che, all’inizio di dicembre, il segretario regionale Franco Tavella ha dato le dimissioni ufficialmente per divergenze con la direzione nazionale “sulla gestione e le linee del sindacato”, seguito a ruota dall’intera segreteria regionale formata da Enza Sanseverino, Luigi Savio e Alfonso Viola. Ora al loro posto arrivano i commissari Giuseppe Spadaro, attuale segretario generale dello Spi della Puglia, e Fabrizio Solari, segretario confederale, autorizzati a nominare a loro volta dei sub commissari.
Secondo Repubblica Napoli il palazzo di via Torino che è la sede napoletana del sindacato rosso è già stato messo in vendita e il 30 novembre hanno lasciato l’incarico anche i tre consiglieri (appena nominati) della società che la gestisce, Gestione esercizi, partecipata per il 28% dalla confederazione regionale e per il 25 dalla camera del lavoro partenopea. A causa dei “mancati pagamenti dei vari soci” Gestione esercizi è in perdita e ha 1,4 milioni di debiti verso il fisco e i fornitori, ragion per cui a fine ottobre ha fatto presente ai segretari di non essere in grado di pagare la manutenzione degli ascensori, per cui “ci sono seri ed allarmanti pericoli per il funzionamento”.
“La rilevantissima situazione debitoria mette a rischio la sussistenza stessa delle strutture con il progressivo e profondo venir meno della presenza attiva e del radicamento nel territorio metropolitano di Napoli della Cgil, delle sue categorie e del sistema delle tutele individuali”, si legge in una nota della Cgil nazionale, secondo cui il direttivo “ritiene preoccupante la critica situazione relativa alla sede storica della Cgil di Napoli di via Torino, nonché i sempre più consistenti segnali di crisi del tesseramento“.
Una situazione, prosegue il sindacato di Corso Italia, “non più sostenibile”, come “l’impossibilità degli organismi dirigenti ed esecutivi regionali e della città metropolitana di assumere coerenti ed efficaci decisioni utili al radicale risanamento della situazione finanziaria delle strutture e delle società”. Tutto questo, dunque, “unitamente ai deteriori riflessi pubblici di questa perdurante situazione, rende impossibile la corretta direzione della struttura e lede gravemente l’immagine della Cgil in Campania, a Napoli ed anche al livello più generale”.
Il segretario generale Susanna Camusso il 3 dicembre aveva anticipato “iniziative straordinarie” per le strutture campane “perché un’organizzazione non può vivere in uno stato di difficoltà come questo, dobbiamo metterla in sicurezza”. “Abbiamo proposto ai responsabili di queste strutture di farlo condividendo la necessità di avviare iniziative straordinarie, ma mi pare si stiano sottraendo a questa condivisione”.
Lavoro & Precari
Cgil scioglie la sezione campana: “Immotivati deficit di bilancio”. In vendita la sede di Napoli
A inizio dicembre l'intera segreteria regionale aveva dato le dimissioni, così come i tre consiglieri (appena nominati) della società che gestisce il palazzo di via Torino. A fine ottobre l'allarme: "Non ci sono soldi per la manutenzione degli ascensori"
Una “gravissima situazione amministrativa, patrimoniale e finanziaria”, con “ripetuti ed immotivati deficit di bilancio”. E’ con questa spiegazione che il Comitato direttivo della Cgil nazionale ha deciso di sciogliere il direttivo e la segreteria della sezione della Campania e della Camera del lavoro metropolitana di Napoli, commissariando entrambe. Questo dopo che, all’inizio di dicembre, il segretario regionale Franco Tavella ha dato le dimissioni ufficialmente per divergenze con la direzione nazionale “sulla gestione e le linee del sindacato”, seguito a ruota dall’intera segreteria regionale formata da Enza Sanseverino, Luigi Savio e Alfonso Viola. Ora al loro posto arrivano i commissari Giuseppe Spadaro, attuale segretario generale dello Spi della Puglia, e Fabrizio Solari, segretario confederale, autorizzati a nominare a loro volta dei sub commissari.
Secondo Repubblica Napoli il palazzo di via Torino che è la sede napoletana del sindacato rosso è già stato messo in vendita e il 30 novembre hanno lasciato l’incarico anche i tre consiglieri (appena nominati) della società che la gestisce, Gestione esercizi, partecipata per il 28% dalla confederazione regionale e per il 25 dalla camera del lavoro partenopea. A causa dei “mancati pagamenti dei vari soci” Gestione esercizi è in perdita e ha 1,4 milioni di debiti verso il fisco e i fornitori, ragion per cui a fine ottobre ha fatto presente ai segretari di non essere in grado di pagare la manutenzione degli ascensori, per cui “ci sono seri ed allarmanti pericoli per il funzionamento”.
“La rilevantissima situazione debitoria mette a rischio la sussistenza stessa delle strutture con il progressivo e profondo venir meno della presenza attiva e del radicamento nel territorio metropolitano di Napoli della Cgil, delle sue categorie e del sistema delle tutele individuali”, si legge in una nota della Cgil nazionale, secondo cui il direttivo “ritiene preoccupante la critica situazione relativa alla sede storica della Cgil di Napoli di via Torino, nonché i sempre più consistenti segnali di crisi del tesseramento“.
Una situazione, prosegue il sindacato di Corso Italia, “non più sostenibile”, come “l’impossibilità degli organismi dirigenti ed esecutivi regionali e della città metropolitana di assumere coerenti ed efficaci decisioni utili al radicale risanamento della situazione finanziaria delle strutture e delle società”. Tutto questo, dunque, “unitamente ai deteriori riflessi pubblici di questa perdurante situazione, rende impossibile la corretta direzione della struttura e lede gravemente l’immagine della Cgil in Campania, a Napoli ed anche al livello più generale”.
Il segretario generale Susanna Camusso il 3 dicembre aveva anticipato “iniziative straordinarie” per le strutture campane “perché un’organizzazione non può vivere in uno stato di difficoltà come questo, dobbiamo metterla in sicurezza”. “Abbiamo proposto ai responsabili di queste strutture di farlo condividendo la necessità di avviare iniziative straordinarie, ma mi pare si stiano sottraendo a questa condivisione”.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".