Non solo alla Camera (dove il governo è blindato), ma anche a Palazzo Madama. Dopo le polemiche il M5S ha deciso che la mozione di sfiducia contro Maria Elena Boschi sarà presentata anche al Senato. Lì i voti della maggioranza sono più risicati e l’imputato Denis Verdini, neorenzianissimo ed ex braccio destro di Silvio Berlusconi, è pronto a difendere la ministra. L’accusa delle opposizioni è che la rappresentante del governo sia in conflitto di interessi per il decreto Salva Banche: il papà è stato vicepresidente di Etruria, uno degli istituti oggetto del provvedimento e i cui vertici risultano indagati. Il centrodestra invece ha annunciato che chiederà in entrambe le Camere la sfiducia di tutto il governo: “Chi ha il più grande conflitto di interessi è Matteo Renzi“, ha commentato il capogruppo Fi Renato Brunetta. “Il mio appello è a tutte le opposizioni in Parlamento a firmare assieme contro Renzi, che è il diretto responsabile di questa strage di italiani“, ha ribattuto il segretario del Carroccio Matteo Salvini. Poco prima in un’intervista aveva definito il leader Pd “responsabile della morte del pensionato di Civitavecchia” che in una lettera prima di suicidarsi ha accusato Banca Etruria di aver bruciato i suoi risparmi. “Renzi è un infame”, ha detto il leghista.
Nelle scorse ore c’erano state molte polemiche per la scelta dei grillini di presentare il provvedimento solo a Montecitorio dove l’esecutivo Renzi in quanto a numeri dorme sonni tranquilli. “Faremo la mozione anche al Senato”, spiegano ora i 5 Stelle in una nota, “dopo averla già depositata alla Camera, pur nella convinzione che, in realtà, il ministro dovrebbe dimostrare un minimo di rispetto nei confronti degli oltre 10mila risparmiatori truffati e fare un passo indietro dimettendosi. Anche l’allora ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, di fronte a una regalia nei confronti del figlio, ha avuto il sussulto di dignità di rimettere il proprio mandato”.
Il ministro sa che può contare su una larga maggioranza alla Camera e al tempo stesso non sembra essere preoccupata del voto a Palazzo Madama. In Senato infatti il governo ha numeri più ristretti e in occasione dei voti delicati sulle riforme ha più volte avuto bisogno dell’appoggio di esterni (vedi i verdiniani in prima fila), ma in questo caso è diverso: il Partito democratico difende compatto la Boschi e ha annunciato che respingerà senza esitazione le richieste. Anche la minoranza si è schierata in difesa della Boschi. “La mozione di sfiducia”, ha commentato la vicepresidente Pd della Camera Valeria Fedeli, “è priva di qualsiasi fondamento giuridico e politico. Per questo credo sia meglio calendarizzarla, discuterla e respingerla al più presto”.