“Renzi? Non mi interessa nulla di lui, io lavoro con i privati mica con il pubblico. Non ho mai avuto favori e mai ne ho chiesti, né a Renzi né ad altri. E poi, lo confesso, politicamente sono distante anni luce dal Pd”. Luigi Dagostino è un uomo d’affari e il suo nome (o quello delle sue società) compare praticamente in tutte le operazioni che riguardano costruzione e sviluppo degli outlet di lusso legati al marchio Kering. A Matteo Renzi non avrà chiesto nulla, ma di certo conosce bene il premier e soprattutto suo padre, che opera da consulente per il marketing nella realizzazione dei centri commerciali ed è proprietario del 40% della Party Srl, società immobiliare di cui è azionista anche la Nikila Invest di Ilaria Niccolai, la compagna di Dagostino. “Rignano (il paese di Renzi) è piccolissimo, ci conosciamo tutti – dice Dagostino a ilfattoquotidiano.it – Tiziano lavora nel campo del marketing da 30 anni. E in questo senso ci ha dato una mano nella pubblicità di alcune iniziative da noi organizzate, come successo tre anni fa per un evento natalizio al The Mall. Ma Renzi, tre anni fa, non se lo cacava nessuno”.
Era sindaco di Firenze.
“Lui sì, certo. Ma il padre non era noto. Per noi è solo un conoscente, un cittadino di Reggello, dove vado ogni giorno per motivi lavorativi: lì ti incontri con tutti. Solo questo”.
Però utilizzate Tiziano Rezi come consulente a Fasano e Sanremo.
“Tiziano con la sua azienda ha sempre lavorato nel volantinaggio. Siccome a Sanremo il sindaco – che non conosceva il padre di Renzi – ci ha chiesto in che modo pensavamo di avvicinare la gente all’outlet, abbiamo presentato questo progetto di Tiziano Renzi, che per questo lavoro ha guadagnato 3 o 4 mila euro. Una fesseria rispetto al giro d’affari di cui si parla. Tiziano fa lavoretti per noi perché è un’azienda del territorio, come tante altre. La sua sfortuna è che si chiama Renzi Tiziano. Se ha altri interessi, a me francamente non interessa”.
Eppure tramite Nikila siete soci di Tiziano Renzi nella Party Srl, che è una società immobiliare.
“E’ stata costituita a novembre per mettere a punto alcune manifestazioni al The Mall. Per un’esigenza: i nostri committenti hanno un rapporto fiduciario con noi e non vogliono trattare con altre figure. Per questo motivo abbiamo creato la società che, lo sottolineo, fino ad ora non ha emesso nessuna fattura perché al momento non ha eseguito nessun lavoro. E’ una cosa in divenire, in vista di un appalto di 14mila euro l’anno, non di più: si tratta di organizzare gli eventi, la pubblicità per i saldi dell’outlet. Ma stiamo davvero parlando di cazzate”.
Specie se paragonati agli affari che genera il The Mall.
“Seguiamo il The Mall da 10 anni. Non dico che lo abbiamo inventato noi, ma quasi. Reggello, per questo motivo, è stato graziato da Dio”.
In che senso?
“Al The Mall vanno 3 milioni di visitatori all’anno, più degli Uffizi. Per il Comune di Reggello è stato un toccasana perché senza l’outlet poteva anche chiudere: tra Ici e oneri e quant’altro ha permesso al Comune di stare bene. E poi consideri che sono state assunte 800 persone, questo aspetto va sottolineato. Senza considerare l’indotto, tra ditte costruttrici, aziende di pulizie, autisti, ecc. Hanno lavorato imprese che sarebbero fallite se non ci fosse stato The Mall, per cui sono stati realizzati quasi 50 milioni di lavoro in quattro anni.
E altri se ne realizzeranno.
“Ora è diventata una roba di interesse mondiale e negli anni si sono avvicendate nelle varie operazioni molte famiglie che volevano mettere a reddito degli investimenti”.
Per queste famiglie faceva da intermediario?
“No, quale intermediario. Noi siamo immobiliaristi. E’ diverso. Ci sono alcune operazioni in cui noi vendiamo prima di costruire, altre in cui costruiamo noi direttamente”.
Tra queste famiglie ci sono anche i Moretti-Lebole. Che rapporti di lavoro ha con loro?
“Alcuni appalti, abbiamo costruito per loro un immobile”.
Nel 2012 la Uno Invest – di cui lei di fatto è amministratore – incassa dai Moretti e da Kering 1,2 milioni per una sorta di consulenza su un terreno affittato per 845mila euro. Conferma?
“No. Non è una consulenza. La Uno Invest vende il contratto a Moretti facendosi avere l’appalto dei lavori”.
Una delle ultime operazioni della Nikila Invest è stata l’acquisizione da Cassa Depositi e Prestiti del Teatro Comunale di Corso Italia a Firenze. L’obiettivo è realizzare 120 appartamenti di gran lusso.
“Anche su questa operazione sono state scritte un sacco di inesatezze. E’ un bene in disuso, abbandonato a se stesso. Hanno fatto sei aste, tutte andate deserte. A quella a cui abbiamo partecipato eravamo da soli, non c’era nessun altro. Queste cose vanno dette: non abbiamo vinto perché ci hanno favorito, ma perché eravamo gli unici. Oltretutto lì potevamo realizzare 21mila metri quadri, invece ne facciamo 14mila: quale super affare, noi operiamo nel mondo del lusso, un settore dove non c’è crisi”.
Siete mai stati clienti di Banca Etruria?
“No, mai stati clienti”.
Lorenzo Rosi, ex presidente dell’istituto di credito aretino, ha lavorato con voi.
“Lui è legato a noi perché era presidente della Castelnuovese, azienda leader nelle costruzioni, che lavora per noi anche a Milano. Hanno scritto che Lorenzo Rosi è socio della Party: cazzate. E’ una persona perbene, mi dispiace: l’ho sentito molto amareggiato per questa cosa, già sta passando tanti guai con la banca. E poi le dirò: Tiziano Renzi e Rosi non si sono mai visti”.
Lobby
Tiziano Renzi e il business degli outlet, l’immobiliarista: “Lavora con noi per la pubblicità. Non abbiamo chiesto favori”
Luigi Dagostino è un uomo d'affari e il suo nome (o quello delle sue società) compare praticamente in tutte le operazioni che riguardano costruzione e sviluppo degli outlet di lusso legati al marchio Kering. A ilfattoquotidiano.it racconta il rapporto di lavoro con il padre del premier: "Lavoriamo con i privati, non abbiamo bisogno di nessuno, tanto meno della politica"
“Renzi? Non mi interessa nulla di lui, io lavoro con i privati mica con il pubblico. Non ho mai avuto favori e mai ne ho chiesti, né a Renzi né ad altri. E poi, lo confesso, politicamente sono distante anni luce dal Pd”. Luigi Dagostino è un uomo d’affari e il suo nome (o quello delle sue società) compare praticamente in tutte le operazioni che riguardano costruzione e sviluppo degli outlet di lusso legati al marchio Kering. A Matteo Renzi non avrà chiesto nulla, ma di certo conosce bene il premier e soprattutto suo padre, che opera da consulente per il marketing nella realizzazione dei centri commerciali ed è proprietario del 40% della Party Srl, società immobiliare di cui è azionista anche la Nikila Invest di Ilaria Niccolai, la compagna di Dagostino. “Rignano (il paese di Renzi) è piccolissimo, ci conosciamo tutti – dice Dagostino a ilfattoquotidiano.it – Tiziano lavora nel campo del marketing da 30 anni. E in questo senso ci ha dato una mano nella pubblicità di alcune iniziative da noi organizzate, come successo tre anni fa per un evento natalizio al The Mall. Ma Renzi, tre anni fa, non se lo cacava nessuno”.
Era sindaco di Firenze.
“Lui sì, certo. Ma il padre non era noto. Per noi è solo un conoscente, un cittadino di Reggello, dove vado ogni giorno per motivi lavorativi: lì ti incontri con tutti. Solo questo”.
Però utilizzate Tiziano Rezi come consulente a Fasano e Sanremo.
“Tiziano con la sua azienda ha sempre lavorato nel volantinaggio. Siccome a Sanremo il sindaco – che non conosceva il padre di Renzi – ci ha chiesto in che modo pensavamo di avvicinare la gente all’outlet, abbiamo presentato questo progetto di Tiziano Renzi, che per questo lavoro ha guadagnato 3 o 4 mila euro. Una fesseria rispetto al giro d’affari di cui si parla. Tiziano fa lavoretti per noi perché è un’azienda del territorio, come tante altre. La sua sfortuna è che si chiama Renzi Tiziano. Se ha altri interessi, a me francamente non interessa”.
Eppure tramite Nikila siete soci di Tiziano Renzi nella Party Srl, che è una società immobiliare.
“E’ stata costituita a novembre per mettere a punto alcune manifestazioni al The Mall. Per un’esigenza: i nostri committenti hanno un rapporto fiduciario con noi e non vogliono trattare con altre figure. Per questo motivo abbiamo creato la società che, lo sottolineo, fino ad ora non ha emesso nessuna fattura perché al momento non ha eseguito nessun lavoro. E’ una cosa in divenire, in vista di un appalto di 14mila euro l’anno, non di più: si tratta di organizzare gli eventi, la pubblicità per i saldi dell’outlet. Ma stiamo davvero parlando di cazzate”.
Specie se paragonati agli affari che genera il The Mall.
“Seguiamo il The Mall da 10 anni. Non dico che lo abbiamo inventato noi, ma quasi. Reggello, per questo motivo, è stato graziato da Dio”.
In che senso?
“Al The Mall vanno 3 milioni di visitatori all’anno, più degli Uffizi. Per il Comune di Reggello è stato un toccasana perché senza l’outlet poteva anche chiudere: tra Ici e oneri e quant’altro ha permesso al Comune di stare bene. E poi consideri che sono state assunte 800 persone, questo aspetto va sottolineato. Senza considerare l’indotto, tra ditte costruttrici, aziende di pulizie, autisti, ecc. Hanno lavorato imprese che sarebbero fallite se non ci fosse stato The Mall, per cui sono stati realizzati quasi 50 milioni di lavoro in quattro anni.
E altri se ne realizzeranno.
“Ora è diventata una roba di interesse mondiale e negli anni si sono avvicendate nelle varie operazioni molte famiglie che volevano mettere a reddito degli investimenti”.
Per queste famiglie faceva da intermediario?
“No, quale intermediario. Noi siamo immobiliaristi. E’ diverso. Ci sono alcune operazioni in cui noi vendiamo prima di costruire, altre in cui costruiamo noi direttamente”.
Tra queste famiglie ci sono anche i Moretti-Lebole. Che rapporti di lavoro ha con loro?
“Alcuni appalti, abbiamo costruito per loro un immobile”.
Nel 2012 la Uno Invest – di cui lei di fatto è amministratore – incassa dai Moretti e da Kering 1,2 milioni per una sorta di consulenza su un terreno affittato per 845mila euro. Conferma?
“No. Non è una consulenza. La Uno Invest vende il contratto a Moretti facendosi avere l’appalto dei lavori”.
Una delle ultime operazioni della Nikila Invest è stata l’acquisizione da Cassa Depositi e Prestiti del Teatro Comunale di Corso Italia a Firenze. L’obiettivo è realizzare 120 appartamenti di gran lusso.
“Anche su questa operazione sono state scritte un sacco di inesatezze. E’ un bene in disuso, abbandonato a se stesso. Hanno fatto sei aste, tutte andate deserte. A quella a cui abbiamo partecipato eravamo da soli, non c’era nessun altro. Queste cose vanno dette: non abbiamo vinto perché ci hanno favorito, ma perché eravamo gli unici. Oltretutto lì potevamo realizzare 21mila metri quadri, invece ne facciamo 14mila: quale super affare, noi operiamo nel mondo del lusso, un settore dove non c’è crisi”.
Siete mai stati clienti di Banca Etruria?
“No, mai stati clienti”.
Lorenzo Rosi, ex presidente dell’istituto di credito aretino, ha lavorato con voi.
“Lui è legato a noi perché era presidente della Castelnuovese, azienda leader nelle costruzioni, che lavora per noi anche a Milano. Hanno scritto che Lorenzo Rosi è socio della Party: cazzate. E’ una persona perbene, mi dispiace: l’ho sentito molto amareggiato per questa cosa, già sta passando tanti guai con la banca. E poi le dirò: Tiziano Renzi e Rosi non si sono mai visti”.
Lady Etruria
di Davide Vecchi 11.4€ Acquista su AmazonArticolo Precedente
Tiziano Renzi e il business degli outlet, l’ex sindaco: “Ho venduto il mio terreno, ma i permessi li ha dati l’ufficio tecnico”
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Roma, 18 dic. - (Adnkronos) - La Federal Reserve non cede alle lusinghe e continua con un atteggiamento da 'colomba'. Infatti nell'ultima riunione del 2024 il comitato di politica monetaria ha deciso un taglio solo di 25 punti (molti osservatori si aspettavano 50 punti) alla luce di segnali che sembrano poco rassicuranti: infatti, si spiega nella dichiarazione conclusiva del Fomc, se "indicatori recenti suggeriscono che l'attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo sostenuto" l'inflazione "ha fatto progressi verso l'obiettivo del 2 percento del Comitato, ma rimane in qualche modo elevata".
Il Comitato di politica monetaria ritiene pertanto "che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione siano più o meno in equilibrio e le prospettive economiche sono incerte". Di qui la decisione di abbassare il range per il tasso dei fondi federali di un quarto di punto percentuale nell'intervallo 4,25-4,50%.
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - In coma si ritrova, a sua insaputa, tesserato del Pd. A raccontarlo al Corriere del Mezzogiorno è la moglie di Giovanni Mista, residente nel comune di San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino, che si è ritrovato tra gli iscritti dem dopo un lungo ricovero in ospedale. Un fatto su cui è intervenuto il senatore dem e commissario del Pd campano, Antonio Misiani, parlando a Radio Cusano Campus: "Ho intenzione di verificare fino in fondo quello che è successo che è una vergogna e se confermato prenderemo provvedimenti come abbiamo sempre fatto".
"Noi - rimarca Misiani- i 'signori delle tessere' li abbiamo mandati via e abbiamo contrastato e contrasteremo fino in fondo qualunque forma di abusi e di irregolarità. I provvedimenti li prenderemo verso chi ha fatto una tessera falsa ad una persona che non aveva la minima intenzione. Il diretto interessato ha la mia solidarietà così come i familiari che hanno denunciato. Non hanno e non avranno la mia solidarietà, i cretini che hanno fatto questa cosa".
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - “Il rapporto Enea sull' efficienza energetica fa il quadro sulla situazione nazionale e fornisce strumenti per le future decisioni della politica sulle tematiche ambientali. Oggi consumiamo circa 310 TWh all’anno. Negli ultimi 50 anni la domanda energetica è quadruplicata e nei prossimi vent’anni ci sarà un ulteriore raddoppiamento. Per l’Italia, solo un anno e mezzo fa era stato previsto un innalzamento a 680 TWh, ma forse quel valore dovrà essere ulteriormente innalzato. Ciò comporta l’adeguamento dei sistemi di produzione e acquisizione dell’energia, magari ricorrendo anche al nucleare. È sui dati scientifici che dobbiamo costruire lo sviluppo, fare le valutazioni, programmare gli investimenti. Da un lato la sfida è produrre energia pulita, e dall’altro avere sistemi in grado di utilizzarla efficientemente”. Così Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, durante la presentazione del 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica elaborato dall’Enea.
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - “Il rapporto Enea sull' efficienza energetica fa il quadro sulla situazione nazionale e fornisce strumenti per le future decisioni della politica sulle tematiche ambientali. Oggi consumiamo circa 310 TWh all’anno. Negli ultimi 50 anni la domanda energetica è quadruplicata e nei prossimi vent’anni ci sarà un ulteriore raddoppiamento. Per l’Italia, solo un anno e mezzo fa era stato previsto un innalzamento a 680 TWh, ma forse quel valore dovrà essere ulteriormente innalzato. Ciò comporta l’adeguamento dei sistemi di produzione e acquisizione dell’energia, magari ricorrendo anche al nucleare. È sui dati scientifici che dobbiamo costruire lo sviluppo, fare le valutazioni, programmare gli investimenti. Da un lato la sfida è produrre energia pulita, e dall’altro avere sistemi in grado di utilizzarla efficientemente”. Così Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, durante la presentazione del 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica elaborato dall’Enea.
Palermo, 18 dic. (Adnkronos) - E' stato condannato a 12 anni di carcere, con il rito abbreviato, il minorenne che il 20 dicembre del 2023 uccise a colpi di pistola l'ex calciatore ventiduenne Lino Celesia, nei pressi della discoteca Notr3 di Palermo. La sentenza è stata emessa oggi pomeriggio dal Gup del Tribunale dei minorenni di Palermo, Antonella Pardo. L'imputato ha fatto la maggiore età solo da pochi mesi. Un omicidio scaturito dopo una banale lite che costò la vita al giovane Celesia. La Procuratrice per i minori Claudia Caramanna aveva chiesto la condanna a 18 anni di carcere.
Roma, 18 dic. - (Adnkronos) - “Vale circa 3,6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Tep) il risparmio ottenuto al 2023, da conteggiare negli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima. Centrale il ruolo che l'efficienza energetica ha assunto anche nel nostro paese, grazie a nuove tecnologie e metodologie innovative. Determinanti anche la formazione e all'informazione, volute dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e attuate dall'Enea coinvolgendo imprese, cittadini e istituzioni. Ora ci aspetta un lavoro importante che riguarda il recepimento delle nuove direttive europee, a partire da quella sulla prestazione energetica degli edifici. Siamo orgogliosi di aver ottenuto dal Ministero il coordinamento del relativo gruppo di lavoro. Si tratta di definire le misure da mettere in campo nei prossimi dieci anni”. Così Ilaria Bertini, Direttrice dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica Enea, in occasione della presentazione del 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica.
Roma, 18 dic. - (Adnkronos) - "Il Rapporto annuale sull'efficienza energetica è centrale per traguardare gli obiettivi di transizione ecologica: un tema che interessa diversi comparti, da quello industriale a quello civile, al residenziale. Il tutto va inquadrato in un contesto nazionale ed europeo: sono state emanate diverse direttive che gli Stati membri poi devono recepire e che determineranno poi delle azioni concrete. Un contesto nel quale è importante anche seguire dei processi di armonizzazione nella definizione poi degli standard da attuare e da applicare, tenendo conto anche delle specificità territoriali. Si pensi per esempio all’Italia e alle sue peculiarità geografiche, che impongono determinate scelte riguardo l'efficientamento degli edifici. Enea è un osservatore privilegiato di queste dinamiche, segue queste dinamiche e contribuisce a dare soluzioni, non soltanto alla politica e agli stakeholder, favorendo anche comportamenti più responsabili da parte dei cittadini”. Questo il commento di Giorgio Graditi, Direttore Generale Enea, nel corso della presentazione del 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica.