La girandola di compravendite di terreni e le ricche commissioni – A febbraio dello stesso anno era comparso sulla scena anche Andrea Moretti, figlio della nipote degli ex soci di Licio Gelli, i Lebole, da cui sono state ereditate le attività nel tessile primaria attività di famiglia accanto al vino della Tenuta Setteponti, che si trova nell’evocativa località di Castiglion Fibocchi (Ar). Mentre quello di soci della Popolare dell’Etruria del Lazio è solo un trascorso come per tante famiglie del luogo. E’ il giovane Moretti, in tempi più recenti seguito dalla madre in questa avventura, che attraverso una società controllata da Cipro guida le prime compravendite di terreni sui quali sorgerà il nuovo Mall che vengono affittati a Gucci tramite la casa madre francese Kering a 845mila euro l’anno. Un’operazione fortunata anche per Dagostino, che incassa dalle parti ben 1,2 milioni di euro per l’assistenza alla stipula del contratto d’affitto. Ma la girandola di compravendite e di locazioni è solo all’inizio ed è ancora in corso. I protagonisti si alternano ai vari tavoli, dall’acquisto, all’affitto alla costruzione e per ogni porzione nuova del Mall viene costituita una società ad hoc, spesso controllata dall’estero quando non da Dagostino, Bacci o Niccolai.
Gli ultimi atti di Benedetti da sindaco – Quanto al sindaco, a marzo 2012, proprio alla fine del suo impegno in Comune, Benedetti decide di cedere gratuitamente all’ente alcune particelle della sua proprietà per destinarle a verde pubblico e contestualmente si impegna a cederne altre in futuro. Non solo. A 15 giorni dalle amministrative il Comune concede al sindaco il permesso di costruire su alcuni suoi terreni adiacenti all’outlet che già durante il mandato erano stati oggetto di due varianti urbanistiche. Il motivo lo si capirà dopo qualche mese. A maggio viene eletto sindaco il vice di Bendetti, Cristiano Benucci, anche lui in quota Pd. Tra i suoi primi atti ufficiali licenzia un’altra variante che permette di costruire una strada che, al posto dei campi, circonda la nuova area dell’outlet e con lei il terreno dell’ex sindaco. Illuminante la spiegazione fornita nella variante al piano regolatore: si parla di strada di “fondamentale importanza” al pari delle “aree a verde di uso pubblico limitrofe”, “opere entrambe di interesse indubbiamente pubblico“.
Fatto sta che a valle di tutte queste operazioni tutta la proprietà di Benedetti diventa più appetibile per eventuali acquirenti e altrettanto remunerativa per chi vende, visto che offrendo uno spicchio di terreno ben collegato il prezzo aumenta notevolmente. Tutta l’operazione, inoltre, era vista di buon occhio anche dai pochi residenti della zona, costretti a percorrere una sorta di viottolo accidentato per giungere alle loro abitazioni. Peccato per loro, però, che l’asfalto e il bitume si siano limitati a render percorribile solo la fetta di strada che delimita la proprietà di Benedetti e il nuovo mall. Alla faccia dell’interesse “indubbiamente pubblico”.