Il M5s denuncia il muro di silenzio da parte dal governo sul problema amianto. “Nessun euro nella legge di stabilità, nessun piano nazionale, è vergognoso, la situazione è catastrofica” affermano i parlamentari pentastellati Michele Giarrusso e Gianluca Castaldi in una conferenza stampa organizzata al Senato. Ed è il primo rapporto dell’Ona, Osservatorio nazionale amianto, a darci contezza della situazione a vent’anni dalla legge che bandì questo materiale nel nostro Paese. Seimila decessi nel 2014, 40 mila siti contaminati, un milione di micro-siti, duemila e quattrocento scuole in cui l’amianto è presente, in totale quaranta milioni di tonnellate nel territorio capaci di ricoprire in superficie i 250 km del Lago di Como. “Le stime ufficiali del’Inail considerano soltanto i decessi per mesotelioma, ma ci sono numerosi casi di tumore ai polmoni e altre patologie da considerare – spiega l’avvocato Ezio Bonanni presidente dell’Osservatorio – si registrano picchi di incidenza di tali patologie a Gela, nel ragusano, a Taranto, a Crotone, nel Lazio, in Piemonte, serve utilizzare la leva fiscale, sgravi per avviare le bonifiche, serve una volontà politica che per adesso manca”. “Si continua a morire di amianto, ci si ammala con costi sociali elevatissimi più alti dei costi utili per effettuare una reale bonifiche del territorio, e si continua a importare amianto dall’India, cosa paradossale, nonostante i divieti” conclude Castaldi