A vent'anni dalla nascita dell'originale, la coupé-cabriolet di Stoccarda riceve un corposo restyling e un nuovo motore entry-level
Nel 1996, quando uscì la prima Mercedes SLK, il mondo era molto diverso da come è ora. Basterebbe dire che fu presentata al Salone di Torino, e che una spider con il tetto ripiegabile di metallo al posto della tradizionale capote non si vedeva dagli anni Trenta, quando Peugeot produsse la 402 Eclipse. La prima generazione di SLK – Sportlich Leicht Kurz, sportiva leggera a passo corto – durò fino al 2004, quando arrivò la seconda, sostituita a sua volta nel 2011 dalla terza versione. Quella che vedete nelle immagini qui sopra ne è l’ultimo aggiornamento, che ora si chiama SLC in ossequio alla nuova denominazione, che con SL indica le sportive e con la C il segmento di appartenenza, quello delle compatte.
Nonostante abbia cambiato nome, sotto la carrozzeria la SLC conserva molto della precedente SLK. Il debutto sul mercato avverrà nel corso del 2016, presumibilmente dopo il Salone di Ginevra e in tempo per la stagione estiva, ma prezzi e dotazioni sono ancora tutti da scoprire. A parte lo stile, che si allinea a quello della SL più recente con ritocchi a paraurti, fari e calandra, ci sono diverse novità all’interno, iniziando dal sistema di infotainment Comand Online con display da 7 pollici dove vengono trasmesse anche le immagine dell’immancabile retrocamera.
Poi debutta la frenata automatica di emergenza, il tetto è azionabile fino a 40 km/h e quando è chiuso la capienza del baule raggiunge i 335 litri. Le altre novità tecniche riguardano i motori, con l’ingresso del 1.6 turbo da 156 CV alla base della gamma (SLC 180), la conferma del 2 litri turbo al centro (SLC 200, 184 CV e SLC 300, 245 CV) e la sostituzione del 5.5 V8 aspirato con il 3 litri V6 biturbo sulla versione AMG (SLC 43, 367 CV). Confermata anche la 250d, spinta dal 2.1 litri biturbo diesel (204 CV) che però ora è accoppiato al cambio automatico 9G-Tronic, che è di serie anche sulla 300. Queste due hanno di serie anche il Dynamic Select, per impostare i diversi parametri dell’auto, mentre tra gli optional più interessanti spicca il Dynamic Handling Package che prevede l’assetto ribassato di 10 mm, le sospensioni a controllo elettronico, lo sterzo diretto e la funzione “cornering” dell’Esp che frena selettivamente le singole ruote.