“Non abbiamo mai avuto paura di Berlusconi figurati se dobbiamo avere paura di Renzi“. Così il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, ospite a ‘diMartedì’ su La7 risponde a Giovanni Floris sull’iniziativa del presidente del consiglio Renzi al congresso della Leopolda di additare il Fatto come quotidiano da mettere all’indice. “E’ un segno di malcostume, il fatto che il capo del governo che controlla la Rai, che ha ai suoi piedi la grande stampa, se la prende con un giornale – continua il giornalista -, uno dei pochi che non si fa dettare i titoli dal suo ufficio stampa. Mi dispiace per lui che si crede molto forte, in realtà è molto debole. Fa come Berlusconi, s’inventa dei nemici fuori”. Poi aggiunge: “Quando ancora non era diventato la rana gonfia di Esopo, talmente tronfio da accecarsi, ci rispondeva, c’è stato un dialogo poi ad un certo punto ha smesso ed ha incominciato a fare il bimbominkia”. “Quelle domande che gli venivano fatte dai suoi fedelissimi somigliano molto alle domande che gli vengono fatte nelle conferenze stampa. Io non mi delle domande che gli fanno i suoi fans – conclude Travaglio -, mi preoccupo delle domande che non gli fanno coloro che gliele dovrebbero fare”