Cultura

Sud, una rivoluzione dal basso (su tre ruote)

Il libro “Inchiostro di Puglia” è un’opera corale, in cui alcuni tra i migliori autori pugliesi si sono gratuitamente e artisticamente donati per guidare i lettori  in un lungo un viaggio attraverso angoli più o meno noti della Puglia. Tra memorie e territorio.

Una mappa sentimentale”, di Giuliano Pavone

Un mosaico di storie che parlano, per esempio, di mare, ora visto come luogo di affetti, come nel racconto di Gabriella Genisi, nota autrice dei gialli aventi per protagonista il commissario Lolita Lobosco, ora luogo ignoto in cui riporre tutte le speranze di migrante, come nel bel racconto di Antonella Caprio, che narra la storia di uno dei ragazzi albanesi che, nei primi anni Novanta, sperimentarono l’accoglienza generosa dei miei conterranei.

Un viaggio visionario e suggestivo: la fotografia dell’anima di questa terra” di Nicky Persico

Se, da un lato, la qualità delle penne è una garanzia– Nicola Lagioia è il recente vincitore del Premio Strega, Vittorio Catani il primo vincitore del Premio Urania, così come Nicky Persico dell’ultima edizione del Premio Giallo Garda – dall’altro, quel che fa di questo florilegio letterario un’opera particolarmente meritoria è – anche – negli intenti del suo ideatore e curatore: Michele Galgano.

Inchiostro di Puglia è camminare sulle parole, i sorrisi, le lacrime, il sudore di una terra che ha i profumi e i sapori che giungono da molto lontano” di Antonella Caprio

Inchiostro di Puglia, nato come blog, (inchiostrodipuglia.it) non è il tipico “prodotto libro” dei nostri tempi, non è affidato alla grande distribuzione. Nel 2015 è diventato anche un cluster di 400 eventi intitolato “La Notte di #InchiostroDiPuglia”. E ormai conta centinaia di “fortini letterari” in tutta Italia.

Cammina sulla strada sconnessa del tam tam di lettori, social network e, soprattutto, librai, a cui rimane il 60% dei proventi delle vendite. Un aiuto, un incoraggiamento, un’esortazione a non mollare! Il libro, non disponibile su Amazon, vuole spingere i lettori ad andare in libreria. Si trova anche online, ma solo sul sito dell’editore (caraco), con un piccolo sovraprezzo. Che l’iniziativa sia pugliese è particolarmente importante, visto che parliamo della regione che, secondo i dati ISTAT, si colloca al penultimo posto per numero di lettori: nel 2014, i pugliesi che non han letto almeno un libro sono stati circa il 71%.

Il libro è un atlante geografico delle emozioni, della struggenza che ci lega a questa terra. Un modo per raccontare i luoghi dell’anima” di Gabriella Genisi

Inchiostro di Puglia” è un “trerrote”, come il Sud. Un brano tratto dal libro potrà spiegare questa balzana analogia, fornendone un gradevole assaggio, con le parole di Pavone: “Il sud è un Ape car. Un trerrote. Avanza, sballonzola, sbuffa. Fa pena, fa simpatia, fa ridere. Meticcio e inadeguato: manubrio e meccanica da motorino; telaio obeso, sgraziato, eccessivo. Grosso ma incompiuto, incongruo, asimmetrico. Tre ruote: troppo o troppo poco, vorrei ma non posso, potrei ma non oso. Eppure cammina. Coi suoi tempi, per carità, non dategli fretta, ma cammina. E arriva sempre”.

Questa recensione è impreziosita dai contributi di alcuni degli autori, che ringrazio per la disponibilità, con cui descrivono la loro personale impressione su “Inchiostro di Puglia”.