Il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno poteva portare la pistola nella fondina, sotto la giacca, durante i festeggiamenti per la sua rielezione. Lo ha deciso il tribunale della città pugliese che ha assolto Stefàno (al secondo mandato, alla guida di una coalizione di centrosinistra) dall’accusa di porto d’arma da fuoco in un luogo pubblico. La sentenza è stata pronunciata dal giudice monocratico Vita Lavecchia.
L’episodio risale al 21 maggio 2012. Quel giorno il sindaco, in possesso di un regolare porto d’armi, fu fotografato mentre brindava alla sua rielezione in un comitato elettorale: dalla cintola dei pantaloni spuntava una pistola. Quella foto, pubblicata dalla stampa, alimentò diverse polemiche. Ma soprattutto dette vita a un’inchiesta poi proseguita con il rinvio a giudizio. Il pm Marina Mannu aveva chiesto la condanna a un anno al termine del breve dibattimento. Stefàno, difeso dagli avvocati Carlo e Claudio Petrone, ha sempre detto di aver portato la pistola con sé perché aveva subito numerose minacce e, nei giorni precedenti, era stato pedinato e accerchiato da alcune persone sotto la sua abitazione.