Spalmata su tre giorni lavorativi e confinata in alcuni casi in orari improbabili, la Coppa Italia non attira tifosi sugli spalti. Sarà che nessuno si aspettava sorprese e sono invece arrivate per Roma, Genoa e Fiorentina, ma la media spettatori dell’ultimo turno è sconcertante. Allo stadio si sono presentati in 93.532 per seguire le otto partite in programma, ovvero una media 11.691 persone. Attenzione, il dato viene notevolmente tirato su dal derby Juventus-Torino che ha fatto registrare da solo più di un terzo degli spettatori totali grazie ai 32.863 tifosi che hanno riempito lo Stadium. Altrove, i numeri sono desolanti. Si fa fatica a non definire “eroi” i 1.970 accorsi all’Olimpico per Lazio-Udinese o i 7.167 seduti sulle tribune per Roma-Spezia, equamente divisi tra giallorossi e liguri. Almeno gli spezzini potranno dire “io c’ero il giorno in cui sbancammo la Capitale”.
Vengono in mente gli Equipe 84, la loro “Tutta mia la città” e quel “deserto che conosco“. Già perché il disinteresse per la Coppa Italia è ormai una consuetudine. Nei sedicesimi si erano registrati 4mila spettatori di media con un minimo di 660 tifosi sugli spalti per seguire Carpi-Vicenza, a patto di avere una buona vista perché la nebbia era fitta. Il dato è sì aumentato con dodici squadre di A in campo (erano 8 ai sedicesimi) ma resta comunque lontano dagli standard delle altre leghe europee e, svuotato dei 32.863 di Torino, arriva a una triste media di 8.667 spettatori grazie agli 11.200 di Sampdoria-Milan e ai 17.102 giunti a San Siro per Inter-Cagliari.
La situazione resta drammatica anche prendendo come parametro il tasso di riempimento degli stadi. Con Juventus-Torino si arriva appena sopra il 20%, senza il derby della Mole gli spalti sono rimasti vuoti per l’85%, appena il 3% in meno del tasso registrato nei sedicesimi. Andrà meglio nei quarti in programma a gennaio con Lazio-Juventus e Napoli-Inter partite di cartello e la sorpresa di Spezia-Alessandria, che sicuramente porterà l’Alberto Picco a riempirsi in tutti i suoi 10.920 posti in una serata che regalerà un traguardo storico a una delle due squadre “intrufolatesi” tra le migliori otto della competizione. Rischia invece di soffrire Milan-Carpi tra la disaffezione del pubblico rossonero e la sfida tutt’altro che affascinante, anche se la Coppa Italia potrebbe rappresentare il vero obiettivo stagionale di Sinisa Mihajlovic. Che però in questa stagione ha saputo attirare pochi tifosi anche in campionato: circa 34mila spettatori di media, in linea con il pessimo dato dello scorso anno. E in Serie A come in Coppa Italia vanno molto male anche Lazio e Roma tra divisione delle curve e risultati sportivi sotto le aspettative. “Un deserto che conosco“, appunto.