Asteroidi, stelle cadenti, comete, un plenilunio atteso da 38 anni, e una stella che sembra giocare a nascondino con la Luna. Il cielo invernale offre uno speciale spettacolo nei giorni di Natale a tutti coloro che amano volgere lo sguardo alle stelle.

Proprio il giorno della vigilia due asteroidi punteggiano il cielo. “Il primo è 2015 XX378, del diametro di circa 50 metri, in transito a 2,6 milioni di chilometri dalla Terra, alle 02:53 del mattino – afferma Gianluca Masi,  responsabile del Virtual Telescope -. Alle 14.08 è, invece, la volta dell’asteroide 2003 SD220, del diametro di 1,5 chilometri, che viaggia a una distanza di 11 milioni di chilometri dalla Terra”.

Nonostante quest’ultimo corpo celeste sia inserito nella lista dei 1646 “Potentially hazardous asteroids”, gli oggetti le cui orbite, secondo il programma di sorveglianza della Nasa “Near earth object program”, potrebbero rappresentare in futuro una minaccia per la Terra, secondo gli esperti non c’è da preoccuparsi. “Si tratta di passaggi che non comportano il minimo rischio per il nostro Pianeta”, spiega Masi.

Per gli scienziati le visite periodiche di questi sassi cosmici rappresentano, invece, un’importante opportunità per approfondire la loro conoscenza. Per esempio, nell’ambito del programma “Near-earth object human space flight accessible targets study” (Nhats), che si occupa di studiare gli asteroidi per eventuali future missioni. L’esplorazione di un asteroide potrebbe, infatti, rappresentare una delle tappe intermedie verso un futuro sbarco umano su Marte, un’occasione preziosa per testare le tecnologie necessarie per raggiungere il Pianeta rosso.

Il 23 dicembre, giorno successivo al solstizio d’inverno, la Luna gioca, intanto, a nascondino con Aldebaran, circa 500 volte più brillante del Sole. “È la stella più luminosa della costellazione del Toro – precisa Paolo Volpini, dell’Unione astrofili italiani (Uai) -. L’occultazione di Aldebaran da parte della Luna dura un’ora, a partire dalle 19 circa, ed è ben visibile al grande pubblico senza bisogno di particolari strumenti”.

Protagonista del cielo in questi giorni di festa anche un messaggero cosmico proveniente dalla Nube di Oort, il grande serbatoio cometario che circonda il Sistema solare. È la cometa “Catalina” (C/2013 US10), così battezzata perché scoperta nel 2013 da Richard Kowalski durante la “Catalina Sky Survey” dall’osservatorio vicino a Tucson, in Arizona (Usa). Dotata di due code, una delle quali può raggiungere gli 800 mila chilometri di lunghezza, il 17 gennaio si troverà nel punto più vicino alla Terra, a 108 milioni di chilometri, nell’Orsa Maggiore. “La cometa è già visibile nella seconda parte della notte – spiega Masi -, ma sarà possibile osservarla meglio all’inizio di gennaio, quando la Luna sarà meno ingombrante”.

Proprio il giorno di Natale 2015, infatti, un’altra luminaria, la più abbagliante, accende la volta celeste. Un plenilunio il giorno di Natale è piuttosto raro. L’ultimo risale al 1977, e il prossimo si verificherà solo nel 2034. Per tutto il mese di dicembre continuerà, intanto, la pioggia di stelle cadenti dette “Geminidi”, perché sembrano provenire dalla costellazione dei Gemelli. “A chiudere l’anno vecchio e dare il benvenuto al nuovo – conclude Volpini – ci sarà, infine, la congiunzione tra la Luna e Giove”.

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