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Formia, il figlio del parroco e della perpetua chiede di essere riconosciuto per ottenere l’eredità del padre

L'uomo, figlio di un amore taciuto e poi dichiarato, ha già ottenuto dal giudice il confronto del dna. Ma la battaglia giudiziaria per il riconoscimento non è l'unica che deve affrontare: ci sono infatti i familiari del prelato a contendere all'uomo il lascito del padre e c'è l'ingerenza della Curia

di F. Q.

Il figlio della perpetua e del parroco: potrebbero essere le prime parole di un romanzo, di una riscrittura a lieto fine di un Uccelli di Rovo edizione 2015. Invece è una realtà di provincia, descrizione breve ma emblematica di un nucleo familiare decisamente poco tradizionale e ancor meno ortodosso: succede a Formia e tutto ruota intorno alla battaglia per ottenere l’eredità del parroco. Così come riportato dal quotidiano Latina Oggi, il figlio della perpetua e del prelato ha presentato istanza di riconoscimento proprio per avere il lascito del padre, il prelato del paese. Il giudice ha già concesso il confronto del dna.

Ma quella giudiziaria non è l’unica battaglia che l’uomo, frutto di un amore taciuto e poi dichiarato, deve affrontare: i familiari del prete fanno da antagonisti nella disputa per l’ottenimento dell’eredità. E poi c’è l’ingerenza della Curia di Gaeta. Trama da feuilleton a tinte rosa, la storia tra il parroco e la perpetua inizia negli anni ’50: i due si innamorano e hanno un figlio, che crescono nella canonica. Oggi, l’uomo chiede un riconoscimento che non attiene solo al piano giudiziario.

Formia, il figlio del parroco e della perpetua chiede di essere riconosciuto per ottenere l’eredità del padre
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