Approvata la legge di stabilità alla Camera dei Deputati. E’ passata con 291 sì e 68 no, tre gli astenuti. Lunedì mattina, il provvedimento torna al Senato, dove la maggioranza è più risicata, per l’approvazione finale in terza lettura. L’ok definitivo arriverà entro Natale. La seduta si è prolungata fino a tarda notte , tra sabato 19 e domenica 20 dicembre, ed è terminata alle 3.25. A votare no sono stati Sinistra Italiana-Sel e Forza Italia e come annunciato nelle dichiarazioni di voto il M5s, mentre si sono astenuti Alleanza Liberalpopolare Autonomie e il deputato Rocco Palese aderente a Conservatori e riformisti. L’intera manovra comprende anche il ddl di Bilancio 2016 e di Bilancio triennale 2016-18 approvati con 297 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astenuti.
Sono state fatte alcune modifiche al testo che hanno fatto salire il valore della manovra a 30 miliardi di euro: istituito un fondo di solidarietà per i piccoli obbligazionisti che hanno perso i loro risparmi dopo il salvataggio delle quattro banche (Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria, Carife e CariChieti); previsti anche degli investimenti per il Sud, un pacchetto sicurezza-cultura da 2,6 miliardi, le cui coperture sono state trovate aumentando il deficit dal 2,2 al 2,4%. Per i medici, invece, è stato dato il via libera a contratti flessibili fino a luglio e prorogabili fino a ottobre e il concorso straordinario destinato al 50% dei precari. Approvate infine le novità sull’autovelox che accerterà le violazioni di Rc auto e revisioni, e la possibilità di pagare con carte di credito e bancomat somme inferiori a un euro come caffè o il parchimetro.
Tra le conferme più importanti ci sono l’abolizione della Tasi sulla prima casa ma non sugli immobili di lusso, l’eliminazione della clausole di salvaguardia da 16,8 miliardi che hanno evitato gli aumenti di Iva e accise, l’innalzamento del tetto dell’uso contante da 1000 a 3000 euro con l’eccezione del money-transfer e dei pagamenti per le p.a. Il canone Rai sarà diviso in 10 rate da 10 euro inserite nella bolletta elettrica. Confermata infine, l’ampliamento della “no tax area“ (esenzione dall’Irpef) per i pensionati over 75 con un reddito inferiore ai 8000 euro, contro i 7750 attuali.