Un buon libro cambia la vita. L’ha detto anche il presidente Obama in un’intervista rilasciata a People Magazine qualche giorno fa lodando l’ultimo romanzo della giovane Lauren Groff, Fates and Furies, tutto incentrato sulla crisi di una coppia. La Groff che non è Harper Lee o Toni Morrison, e che vende 100mila copie a libro (negli Usa non cifre memorabili), appena letto le parole di Obama ha subito twittato “I just died, came back to life, read again, died again”.
Così se un libro ha cambiato la vita almeno alla sua autrice nella lontana Florida, abbiamo chiesto aiuto a sette nomi noti del mondo della cultura italiana nel suggerire un’ipotesi di lettura da regalare per le feste. Un classico e un libro più recente, romanzo o saggio che sia, che possono cambiare la vita iniziando dal prossimo Natale 2015.
“Tra i libri più recenti cito Stoner di John Williams (Fazi) che è stato rieditato nel 2012 anche se venne scritto nel 1965”, spiega a FQMagazine Emiliano Fittipaldi, autore del best seller del momento Avarizia (Feltrinelli) sugli scandali in Vaticano. “E’ un romanzo cha lascia scioccati per come racconta la fine di un uomo. L’aspetto che mi ha colpito di più è come viene descritto il passaggio tra la vita normale di Stoner e la sua morte. Invece per quel che riguarda i classici non voglio essere banale ma a me Guerra e Pace di Lev Tolstoj (Garzanti) ha proprio cambiato la vita. L’ho letto per un mese e mezzo di fila mentre viaggiavo nello Sri Lanka. Non riuscivo a staccarmi da quell’edizione tutta stropicciata che avevo in tasca. Quello che sconvolge in questo libro è la capacità di scrivere di relazioni amicali e affettive trasportandoti per la prima volta in un mondo parallelo e lontano. E’ stato come precipitare agli inizi dell’800 ad un centimetro dagli eventi narrati”.
“Per i classici dico It di Stephen King (Sperling & Kupfer), mentre tra i titoli recenti indico La coscienza di Andrew di E.L. Doctorow (Mondadori)”, afferma Nicola Lagioia, vincitore dello Strega 2015 con La Ferocia (Einaudi). “Ho riletto il libro di King che nel 2016 compirà 30 anni. Da ragazzino mi piacque, ma rileggerlo oggi è ancor più bello proprio per l’impressionante forza narrativa. L’ultimo libro di Doctorow, invece, mi ha affascinato tantissimo nel mettere insieme narrativa e neuroscienze. E’ passato inosservato, ma è vicino ai capolavori di Svevo e Phlip Roth”.
“Il romanzo contemporaneo che consiglio di regalare è Anna di Nicolo Ammanniti (Einaudi), un libro dove la provincia italiana, nonostante il contesto fantascientifico, viene raccontata divinamente, portando con sé anche un messaggio di speranza”, spiega Silvia Avallone autrice nel 2010 di Acciaio (Rizzoli) uno dei casi letterari dell’ultimo decennio. “Tra i classici invece è d’obbligo La Storia di Elsa Morante (Mondadori) perché viviamo in un momento in cui la storia con la s maiuscola sta bussando alla porta proponendo paure e sfide enormi e questo libro ci può far riflettere tra la piccola dimensione della nostra vita e quella crudele del potere”.
Da Marco Giusti, autore del programma Stracult e di Blob, nonché tra i più strenui esegeti del “cinepanettone”, ecco i titoli che non t’aspetti: “Consiglio tra i “recenti” Moby Dick di Melville (Einaudi) nella nuova traduzione del 2015 di Ottavio Fatica, mentre tra i “classici” l’unico vero grande noir italiano scritto da Giancarlo Fusco nel 1974: Duri a Marsiglia, edito all’epoca da Bietti e oggi da Einaudi”.
“Avrei detto un robusto titolo di Edith Wharton ma visto che è Natale consiglio Ho un castello nel cuore di Dodie Smith, del 1948 ma ripubblicato da poco da Rizzoli, un libro divertente ma anche profondo, inusuale nella formulazione (è il diario tenuto dalla sedicenne Cassandra Mortmain e ogni capitolo parte dal presente per raccontare a ritroso gli eventi), leggero e assolutamente da riscoprire”, spiega Giulia Blasi, scrittrice e conduttrice del programma radiofonico Hashtag Radio1. “E sempre per restare sul leggero, quindi, dico un titolo recente I cavalieri della tavola zoppa di Marie Phillips (Guanda), un’avventura esilarante che rilegge le avventure della corte di Re Artù dal punto di vista di uno dei suoi membri meno celebri, anzi, proprio sconosciuti. Il riferimento immediato sono i Monty Python del Sacro Graal, ma anche un po’ il Neil Gaiman di Stardust nei suoi momenti più surreali”.
“In un momento storico in cui gli italiani leggono pochissimo suggerisco la riscoperta di un qualsiasi libro scritto da Jack London. Per me i suoi lavori rappresentano il sogno, l’avventura, la libertà, l’idea mentale del viaggio”, racconta Alessandro Gassmann a FQMagazine. “Tra le uscite di questi mesi invece consiglio vivamente come regalo di Natale Il torto del soldato di Erri De Luca (Feltrinelli). Un libro che ho amato moltissimo, dalla narrazione semplice ma d’intensità inaudita che parla dell’esistenza di un criminale di guerra e di come possa cambiare tutta la vita se si sta dalla parte sbagliata”.
“Per gli italiani in un momento come questo fatto di bugie, di ruberie e di Renzi, consiglio di regalare, e mi affido nuovamente, alla mia ‘bibbia’ – chiosa il fotografo Oliviero Toscani – il capolavoro di Carlo Collodi, Pinocchio”.