“Lista bloccata di nominati non votati dalla base: così diventiamo come il Pd”. La protesta arriva da un gruppo di attivisti e consiglieri del M5s di Bologna in trasferta a Roma che ha manifestato a piazza Montecitorio contro la selezione senza primarie del candidato sindaco Massimo Bugani e dei 36 aspiranti consiglieri in lizza per le elezioni comunali. La missione era quella di consegnare una lettera ai membri del direttorio, contenente anche le firme raccolte a favore delle primarie aperte, ma dopo ore di attesa nessun parlamentare M5S è sceso ad incontrare la delegazione. “Fico e altri hanno sempre sostenuto che le liste bloccate sono una porcata nel porcellum come nell’Italicum“, dice Giorgio Paglieri, consigliere M5s a San Giorgio di Piano (Bo) che aggiunge: “Anche questa è una lista di nominati, dunque una porcata” . “Non è una questione di nomi ma di principi”, aggiunge il consigliere di quartiere M5s Marco Gherardi. “Ci accusano di poltronismo o di voler spaccare il M5s, ma – prosegue – siamo consiglieri eletti che non potrebbero candidarsi a Bologna. Chi parla così è in malafede”. Per altri attivisti presenti si tratta di “una deriva preoccupante, un precedente pericoloso, cosa ci distingue così dagli altri partiti? Trasparenza e partecipazione sono sempre stati i nostri principi, come dice Di Battista. Se deroghi anche una singola regola, diventi come il Pd”. Nella lista Bugani configurano candidature ritenute impresentabili come quella di Dario Pattacini, ex conduttore televisivo, coinvolto nella vicenda delle interviste a pagamento e nel 2009 candidato per l’Idv. “Non mi basta una risposta dal salotto di Vespa o da un altro studio televisivo“, afferma un attivista che dice: “Voglio incontrare i miei portavoce e discutere con loro della vicenda, la loro assenza qui oggi è grave”. “Un viaggio da Bologna a Roma, chilometri percorsi ma nessuno ha voluto dedicarci due minuti. Forse questa vicenda fa paura”, ammette Giorgio Paglieri
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