Il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, in zona mista al termine di Roma-Genoa (2 a 0) si rivolge così ai cronisti: “Garcia? Mi dispiace, oggi non ci sono gli schizzi di sangue. Che volete? Godetevi questa vittoria. Non c’è sangue, ci sarà ma non quello del mister”. (Il video è stato pubblicato dal sito LaRoma24 e dal loro canale Youtube)
Sport - 21 Dicembre 2015
Calcio, Sabatini (Ds della Roma) contro i cronisti: “Scorrerà del sangue ma non di Garcia”
La Playlist Sport
- 09:18 - **Governo: Fi, 'sostegno leale, fantasiose ricostruzioni stampa'**
Roma, 26 nov (Adnkronos) - "Singolari e fantasiose ricostruzioni della stampa. Non c’è mai stato un piano per disertare volontariamente il CdM". E' quanto si legge in una nota di Forza Italia. "Come è noto, i nostri ministri sono tra i più presenti alle riunioni del Governo. Nella giornata di ieri il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani era impegnato a presiedere il G7 dei ministri degli Esteri, ancora in corso, mentre gli altri ministri erano altrove per impegni istituzionali o personali irrinunciabili. Palazzo Chigi era stato informato della loro assenza. Forza Italia sostiene lealmente il governo, continuando a lavorare per l’interesse dei cittadini", sottolinea ancora Forza Italia.
- 08:47 - Manovra: Fazzolari, 'noi difendiamo davvero il ceto medio'
Roma, 26 nov (Adnkronos) - "Siamo di fronte ad un caso di vero e proprio analfabetismo fiscale. O forse la sinistra per non incorrere nell’inevitabile effetto scalino auspica l’abolizione di tutti gli interventi sui redditi medio bassi". Lo dice sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari al Giornale sulle misure in manovra per il taglio del cuneo e riforma Irpef.
"Solo per fare un paio di esempi, seguendo la logica di Repubblica, l’introduzione del cosiddetto bonus Renzi ha comportato, per i redditi tra 24 e 26 mila euro soggetti al décalage del beneficio, un’aliquota marginale effettiva Irpef del 79,5%", ricorda Fazzolari aggiungendo che "la successiva revisione operata del governo Conte 2 ha comportato, per i redditi tra 35 e 40 mila euro, un’aliquota marginale effettiva Irpef del 60,82%".
"L’unica soluzione per non avere un meccanismo di tal genere - conclude il sottosegretario - sarebbe prevedere benefici di natura fiscale senza alcun limite di reddito, senza alcuna soglia, oppure non prevedere alcuna agevolazione per i redditi medio bassi, evitando così di creare la polemica inesistente sul livello delle aliquote marginali effettive, cavalcata per ragioni politiche o semplicemente per analfabetismo fiscale".
- 08:46 - M5s: Conte, 'Grillo schiaffeggia gli iscritti, non vedo scissioni all'orizzonte'
Roma, 26 nov. (Adnkronos) - "È una clausola feudale che si trascinava dal vecchio statuto e che, peraltro, la maggioranza ha già bocciato proprio nell’ultima votazione". Lo dice Giuseppe Conte, al Corriere della sera, sul ricorso di Beppe Grillo al voto della Costituente M5s.
"Non c’è mai stato lo scontro Conte-Grillo perché io non ho mai raccolto le sue provocazioni. Semmai lo scontro è quello di Grillo contro la sua comunità", sottolinea il leader M5s che dice ancora: "Ho rinunciato a capire perché lui stia cancellando la sua storia e stia schiaffeggiando così palesemente tutti gli iscritti e tutto ciò per cui si è battuto in tanti anni".
Conte spiega: "Abbiamo una comunità matura e unita, desiderosa di partecipare e contare, non vedo scissioni all’orizzonte".
- 08:36 - M5s: Bettini, 'si è liberato di vecchi vincoli personali, ora battaglia comune'
Roma, 26 nov (Adnkronos) - "Il M5s si è liberato di vecchi vincoli personali e di regole ormai superate. Ha ribadito la necessità delle alleanze programmatiche che, vista la natura attuale di Lega e Fdi, presumibilmente riguarderanno innanzitutto il campo progressista. Come più volte ha dichiarato l'ex premier. Nulla, tuttavia, sarà automatico e facile. Occorre una battaglia comune nella società e in Parlamento. In difesa dei salari, di coloro che sono senza lavoro, dell'imprenditoria sana, della sanità e della scuola pubbliche, contro lo spezzettamento del Paese, per la pace. Non si può arrivare alle prossime decisive politiche all'ultimo momento, con un "accrocco" solo di convenienza e veriticistico". Lo dice Goffredo Bettini al 'Corriere della sera'.
"È oggettivo che il compito maggiore per costruire in questi mesi l'alternativa alla destra sia sulle spalle della segretaria. E va aiutata, non condizionata", spiega parlando di Schlein Bettini che poi sottolinea: "L'area di centro, che non coincide con quella cattolica che è altra cosa, potenzialmente vale il 10%. Finora, al contrario, per varie ragioni, è spezzettata e in difficoltà. Se non emergerà una volontà unitaria di tanti e di nuovi che decidano di rischiare, non si raggiungerà mai quell'obiettivo".
Sull'Ucraina, il dirigente del Pd spiega tra l'altro: "Oggi dico più che mai: diplomazia, trattativa e pace giusta. Dimensioni quasi assenti nel mentre infuria la guerra e noi continuiamo a mandare nuovi armamenti a Kiev".
- 08:10 - Cecchettin: in aula difesa Turetta prova a evitare l’ergastolo, sentenza 3 dicembre
Venezia, 26 nov. (Adnkronos) - E' una missione impossibile quella che attende la difesa di Filippo Turetta per provare a evitare una sentenza all'ergastolo che sembra già scritta per l’imputato accusato di omicidio volontario aggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere di Giulia Cecchettin. Oggi davanti alla corte d'Assise di Venezia, gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, si apprestano - in un’arringa che durerà un paio di ore - a ricostruire quanto accaduto l’11 novembre 2023 quando lo studente di Torreglia (Padova) uccide, con 75 coltellate, l’ex fidanzata ventiduenne.
I legali proveranno a ribattere alla tesi dell’accusa di un delitto premeditato, con tanto di lista delle cose da fare e piano di fuga appuntate da Turetta in una nota sul telefono creata quattro giorni prima; di un femminicidio crudele in tre atti: iniziato nel parcheggio di Vigonovo, proseguito in auto dove continua a colpire e finito nell’area industriale di Fossò (Venezia) dove una telecamera inquadra gli ultimi atti di vita della laureanda; di un’ossessione che per oltre un anno spaventa la ragazza - vittima di minacce e di un controllo asfissiante - e costa all’imputato anche l’aggravante dello stalking.
Contro Turetta "le prove sono talmente evidenti - ha spiegato ieri il pm Andrea Petroni nella sua requisitoria - che c'è l'imbarazzo delle scelta". C’è la prova scientifica come le macchie di sangue della vittima trovate nell’auto dell’imputato; ci sono le telecamere che permettono di ricostruire la fuga su strade secondarie fino al lago di Barcis dove si disfa del corpo di Giulia Cecchettin; c’è la confessione resa durante l’arresto in Germania (dopo una fuga di sette giorni), ripetuta lo scorso dicembre nel carcere di Verona e nell’interrogatorio incerto in aula.
Nel processo ‘lampo’ la difesa, che ha scartato la carta della perizia psichiatrica, chiederà per Turetta - anche oggi atteso in aula - la condanna che gli spetta con la speranza che il carcere assuma la sua funzione di rieducazione permettendo al ventiduenne di capire il disvalore del suo gesto e dandogli la possibilità di riscattarsi. La sentenza è attesa il 3 dicembre.
- 07:01 - Ucraina, asse Mosca-Pyongyang allarma Cina: silenzio su soldati Nordcorea
Londra, 25 nov. (Adnkronos) - La Cina non vede di buon occhio il riavvicinamento e la crescente cooperazione tra Corea del Nord e Russia. A dirsene convinto è stato il vicesegretario di stato americano Kurt Campbell, dando il proprio contributo al dibattito tra i partner asiatici degli Stati Uniti sulla posizione cinese. Il silenzio di Pechino, secondo il ministero degli Esteri giapponese, sarebbe un chiaro segnale di questo disagio e del timore che la collusione militare sull'Ucraina possa favorire la spinta americana a tessere una rete di alleanze con la Corea del Sud e il Giappone in Asia orientale. Finalizzata, per la Cina, a limitare il suo potere.
Il gesto conciliante recentemente compiuto da Pechino nei confronti del Giappone - cui ha annunciato l'intenzione di rimuovere una boa di segnalazione installata all'interno della zona economica esclusiva giapponese vicino alle isole Senkaku, amministrate da Tokio, nel Mar Cinese Orientale - viene visto come il segno di uno sforzo volto a incoraggiare quanti in Giappone non vogliono essere coinvolti in un conflitto con la Cina diretto dagli Usa. Un passo piccolo, ma che riguarda un tema delicato.
"Il tema che sta diventando sempre più scomodo per gli interlocutori cinesi è l'impegno della Corea del Nord con la Russia", ha dichiarato Campbell - citato dal Guardian - nel corso di un recente seminario presso il Center for Strategic and International Studies, un thinktank di Washington. "In alcune discussioni che abbiamo avuto, sembra che li stiamo informando di cose di cui non erano a conoscenza sulle attività della Corea del nord, e sono preoccupati che l'incoraggiamento russo possa portare Pyongyang a contemplare mosse o azioni militari che potrebbero non rientrare nell'interesse della Cina". "La Cina non è intervenuta direttamente per criticare la Russia, ma crediamo che il crescente coordinamento tra Pyongyang e Mosca li stia innervosendo", ha aggiunto.
Ma gli analisti non sono unanimi sull'esistenza di una frattura tra Cina e Russia. Per l'ammiraglio Samuel Paparo, a capo del Comando indo-pacifico degli Stati Uniti, nelle relazioni tra Russia, Cina e Corea del Nord c'è una "certa simbiosi transazionale". "La Corea del Nord - ha dichiarato al forum sulla sicurezza di Halifax - soddisfa le richieste di artiglieria e missili della Russia e la Russia in cambio fornirà probabilmente tecnologia missilistica e sottomarina alla Corea del Nord". La Cina da parte sua avrebbe fornito alla Russia il 90% dei suoi semiconduttori e il 70% delle sue macchine utensili per ricostruire la sua macchina da guerra.
Anche Andrew Shearer, direttore generale dell'Office of National Intelligence australiano, si è detto scettico sulla portata del disagio della Cina. "L'idea di ampliare presunte divisioni tra Putin e Xi è piuttosto fantasiosa e se non affrontiamo la realtà che Putin è ancora in guerra in Ucraina oggi solo grazie al sostegno militare, diplomatico e di tecnologia dual use della Cina, non riusciremo a elaborare strategie efficaci".
I dubbi sull'atteggiamento della Cina si riflettono anche tra gli osservatori in Giappone. "Non è possibile che la Cina non sapesse cosa stava progettando la Russia. La Cina non può permettersi di vedere la Russia perdere contro l'Occidente, e se la Russia contribuisce a creare una propaganda" di successo, "sarà un precedente per la Cina nel tentativo di controllare Taiwain", ha dichiarato la professoressa Emi Mifune, della facoltà di legge dell'Università di Komazawa.
E per Hideya Kurata, dell'Accademia Nazionale di Difesa del Giappone, la posizione di Pechino non è di approvazione o disapprovazione, ma di disagio e difficoltà. Il conflitto - ha sottolineato - deve essere visto nel contesto della decisione della Corea del Nord di abbandonare gli sforzi per riunificare la penisola coreana. Pyongyang sta cercando di definire e impostare una escalation a tappe, progressiva, che parte dalle armi nucleari tattiche, si estende ai missili balistici a raggio intermedio diretti in Giappone, quelli a medio-lungo raggio diretti a Guam e ai missili balistici intercontinentali che potrebbero colpire la terraferma degli Stati Uniti.
- 20:26 - Cecchettin: papà Giulia, 'ergastolo Turetta? siano applicate leggi'
Venezia, 25 nov. (Adnkronos) - "Mi aspetto solo che vengano applicate le leggi. Io sono già morto dentro di fatto, la mia battaglia - ma preferirei chiamarla il mio percorso - è fuori dall'aula. Per me non cambierà nulla, Giulia non la rivedrò più. L'unica cosa che posso fare è prodigarmi, come farebbe Giulia, per fare in modo che ce ne siano il meno possibile di casi come il suo, di genitori che debbano piangere una figlia morta. Io so cosa vuol dire e lavorerò per questo". Lo afferma Gino Cecchettin, il papà della ventiduenne di Vigonovo uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, nel giorno in cui il pm di Venezia Andrea Petroni ha chiesto l'ergastolo per l'ex studente.
Ospite a Rai Radio2, ai microfoni di Serena Bortone e del 'consigliere' Francesco Cundari a '5 in Condotta', Cecchettin ha annunciato che "con il ministro Valditara ci incontreremo i primi di dicembre. Vorrei portare dei dati concreti insieme al nostro comitato scientifico e vorrei confrontarmi in modo costruttivo. Ognuno ha le sue opinioni ma penso che si possa cercare di trovare un percorso sulle parti condivisibili. La scuola dovrebbe continuare il percorso di formazione verso l’affettività, dare come valori fondamentali il rispetto della vita altrui e l’amore verso gli altri, e condannare la violenza in tutte le sue forme e da ovunque arrivi".
Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ricordato Giulia. "Mi sono emozionato tantissimo, perché nella semplicità, nella bontà, Giulia è arrivata in tutta Europa e con lei il messaggio che vogliamo veicolare, cioè che alla violenza bisogna sempre preferire l'amore". Giulia "era l'incarnazione dell’altruismo. Non sono ancora riuscito a mettere in ordine la sua stanza. Non lo voglio fare in questo momento perché ci sono dei tempi, ci sono dei momenti in cui mettere ordine significa cambiare qualcosa e in questo momento io vedo la mia Giulia anche in quella camera lì, per com'è disposta per come è messa e quindi resterà così ancora per un po’" conclude Gino Cecchettin.