Lo scandalo riguarda un pagamento illecito di 2 milioni di franchi svizzeri, fatto dall'ormai ex presidente della federazione internazionale a favore del francese che rimane escluso dalla corsa per la corsa al vertice del calcio mondiale. La loro reazione: "Complotto contro di noi"
Fine corsa per Michel Platini e Joseph Blatter. I due dirigenti, coinvolti nello scandalo corruzione della Fifa, sono stati squalificati da tutte le attività legate al calcio per otto anni. Lo ha deciso il Comitato Etico della stessa federazione internazionale dopo che l’accusa aveva chiesto la radiazione. Blatter è stato inoltre multato per 50mila euro mentre Platini di 80mila. L’ormai ex numero uno della Fifa è stato giudicato colpevole per aver versato nel febbraio 2011 dei “fondi illeciti” di circa due milioni di franchi svizzeri (poco meno di due milioni di euro) a favore del dirigente francese. Per questo l’8 ottobre 2015, erano già stati sospesi per 90 giorni. E le prove presentate dalle rispettive difese non sono state sufficienti a scagionarli dalle accuse.
Ma se Blatter, classe 1936 e al vertice della Fifa dal ’98, era a fine carriera e aveva già dichiarato che comunque sarebbe finito la vicenda si sarebbe dimesso dalla presidenza, diversa è la situazione per Platini. Il presidente della Uefa prima del coinvolgimento nello scandalo era in rampa di lancio per succedere proprio allo svizzero sulla poltrona più importante del calcio mondiale. Era infatti il candidato europeo per elezioni Fifa in programma il 26 febbraio 2016 ma ormai è fuorigioco da tempo. In ogni caso la Uefa si è già cauetalata e ha candidato Gianni Infantino, segretario generale della federazione europea e considerato molto vicino allo stesso Platini.
La squalifica decisa dal Comitato presieduto dal giudice Hans-Joachim Eckert avrà effetto immediato. I due hanno sempre negato ogni accusa, sostenendo che quei soldi erano un regolare pagamento per consulenze effettuato da Platini presso la Fifa negli anni precedenti. Ma le loro difese non sono state ritenute convincente dal Comitato Etico: “Le azioni del signor Blatter – si legge nelle motivazioni – non hanno mostrato l’impegno a un atteggiamento etico, non riuscendo a rispettare le leggi e i regolamenti, nonché il quadro normativo della Fifa nella misura a lui applicabile e dimostrando un abusivo utilizzo della sua posizione di presidente della Fifa. Pertanto questo viola l’articolo 13 del FCE (regole generali di condotta)”. Stesse giudizio su Platini che “non ha agito con credibilità e integrità, mostrando inconsapevolezza dell’importanza dei suoi doveri, obblighi e responsabilità”. Entrambi hanno annunciato che presenteranno ricorso al Tribunale di arbitrato per lo Sport di Losanna (Tas) contro la squalifica
“Sono davvero dispiaciuto di essere considerato come un punching-ball – ha invece detto Blatter dopo aver appreso la notizia – Sono triste per la Fifa e per tutto il mondo del calcio. Sono dispiaciuto soprattutto per l’aspetto umano di questa situazione. Ero ottimista, pensavamo di aver convinto il Comitato Etico di come è stata creata questa situazione. Non ho mai barato, come potevo dare dei soldi per comprare voti? Ho sempre avuto i voti dell’Europa, questo è solo un modo per farmi fuori. Ma io continuerò a combattere per me e per la Fifa”. Anche Platini è convinto che dietro lo scandalo ci sia un complotto contro di lui: “Questa decisione non mi sorprende. Il procedimento del Comitato Etico contro di me è una vera presa in giro. E’ stata orchestrato per infangare la mia reputazione. Sono convinto – ha aggiunto – che il mio destino è stato deciso prima dell’udienza del 18 dicembre e che questa decisione è solo una patetica manovra per nascondere la vera volontà di buttarmi fuori dal mondo del calcio”.