“Con la crisi che c’è in giro, chi non ha 100 euro per comprarsi un paio di scarpe viene qua e le prende usate a 10”. Per questo da anni a Genova centinaia di ambulanti abusivi davano vita a un frequentatissimo mercatino con vestiti usati e ammenicoli di varia provenienza (non sempre verificabile) affollando all’inverosimile a tutte le ore del giorno l’area di via Turati, a due passi dal Porto Antico. Sollecitato dall’esasperazione di molti abitanti e commercianti del quartiere, e preso atto dell’inutilità della sola attività repressiva di chi cavalcava le proteste, il Comune di Genova ha deciso di trasformare l’emergenza in opportunità di riscatto per chi, disperato, non vuole rassegnarsi a delinquere. Con il “progetto Chance”, ancora in fase sperimentale, la “Federazione Solidarietà e Lavoro” in collaborazione con gli stessi ambulanti, ha circoscritto il fenomeno a un’area poco distante che non reca intralcio, dove lo scambio di oggetti usati e di poco valore può proseguire in orari prestabiliti nel rispetto della legalità, con il continuo controllo della merce che viene scambiata e degli stessi frequentatori. Il mercatino è letteralmente preso d’assalto dai clienti, vecchi e nuovi cittadini genovesi, in cerca di regali di Natale low cost di Pietro Barabino

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