Milano capitale italiana dell’innovazione e Smart City – E poi c’è il capitolo start up, innovazione, brevetti e business sociale. Amazon ha scelto Milano come seconda città in Europa dopo Londra per le consegne a domicilio in un’ora. E la Lombardia, e in particolare Milano, è in testa nella classifica nazionale degli incubatori: sui 22 presenti in Italia e dei 6 con sede in Lombardia, 3 sono sotto la Madunina. Che, secondo il rapporto di Unioncamere del 2014, è in testa nella classifica italiana dell’innovazione, con il 16% brevetti il 18,4% dei marchi depositati dall’Italia in Europa nell’ultimo decennio. Prima Smart City d’Italia anche nella classifica iCity Rate 2015 di Forum Pa e Open Polis, dove risulta in testa in ambito economico e negli indicatori che riguardano “il livello di istruzione dei cittadini, il livello di partecipazione agli spettacoli culturali ma anche la familiarità con servizi tecnologici”.
Positivo anche il quadro sulle imprese: secondo i dati della Camera di Commercio, a settembre 2015 sull’area milanese – che comprende città e provincia – sono passate dalle 288.099 di un anno fa alle 292.708 di oggi (+1,6%, quasi 5mila in più). Bene anche il settore ristorazione e accoglienza, dove ci sono ci sono 18311 imprese rispetto alle 17359 al 2014 (+5,5%, quasi mille imprese in più). Dati migliori rispetto a quelli nazionali: a settembre 2015 le imprese in Italia sono 5.154.119 e un anno prima erano 5.164.299. Il saldo è negativo: -0,2%, circa 10mila in meno. Il capoluogo lombardo viaggia quindi in controtendenza. Nel dettaglio, il settore dell’alloggio – tra alberghi e B&b – ha registrato un 12% in più (da 1048 a 1176) e quello della ristorazione è a +4% (da 16491 a 17135). Il dato su base nazionale registra incrementi molto minori, rispettivamente del 3 e dell’1,4%. E sui bed and breakfast Milano fa +35% da 2014 a 2015 (da 234 a 315) rispetto al 10% nazionale (da 13539 a 14196).