“Non ci sono bombe democratiche e il sabotaggio è considerato terrorismo dalla legge”. Con queste parole il Procuratore Generale della Repubblica di Torino Marcello Maddalena ha replicato alla difesa dei 4 No Tav accusati di terrorismo. Gli imputati erano stati assolti dall’ipotesi eversiva e condannati a tre anni mezzo per altri reati in primo gradi, ma la difesa ha respinto al mittente le accuse sottolineando che non si trattava di “bombe”, ma di bottiglie incendiarie e la gravità di un’eventuale condanna per terrorismo dei quattro imputati: “Mi spaventa il fatto che se questi atti vengono considerati terroristici – spiega il legale degli attivisti Claudio Novaro – un domani non sappiamo cosa capiterà perché tutto quello che viene ritenuto scomodo dalle istituzioni potrà essere perseguito come atto terroristico” di Simone Bauducco