Il Tribunale di Milano ha assolto Alessandra e Allegra Gucci, figlie di Maurizio Gucci, e la nonna, Silvana Barbieri, sotto processo per una presunta evasione fiscale. Sono state accolte, in sostanza, le richieste del pm di Milano Gaetano Ruta, che a settembre di quest’anno ne aveva chiesto l’assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste”, per gli episodi successivi al 2006. Per i reati contestati negli anni tra il 2004 e il 2006, invece, è stata emessa una sentenza di non doversi procedere per prescrizione di questi ultimi.
E’ stato condannato invece a 5 anni e 6 mesi di carcere e una multa di 10mila euro l’avvocato Fabio Franchini, accusato di riciclaggio insieme all’avvocato Xenia Peran, per la quale invece è stata emessa sentenza di “non doversi procedere per difetto di giurisdizione“: gli illeciti infatti sarebbero stati commessi in Svizzera dove la professionista è titolare di uno studio. Nessun risarcimento per la Banca Popolare di Lodi, che nel processo si era costituita parte civile. I giudici depositeranno le motivazioni della sentenza entro i prossimi 90 giorni.
All’origine delle richieste fatte nella scorsa udienza dal pm Ruta l’impossibilità di “arrivare a una quantificazione dell’imponibile e quindi dell’imposta sui redditi evasa con la precisione necessaria davanti a un giudice penale” e la mancanza degli “standard di prova necessari per arrivare a una sentenza di condanna”.
Le sorelle Gucci erano state accusate di omessa dichiarazione dei redditi insieme con la nonna: il reato, secondo la ricostruzione degli inquirenti milanesi, sarebbe stato commesso tra il 2004 e il 2010. Per Alessandra, 37 anni, l’accusa era di aver evaso circa 4 milioni e 485 mila euro mentre per Allegra, 33 anni, la somma evasa sarebbe stata di circa 4 milioni e 446 mila euro. La nonna ultraottantenne e madre di Patrizia Reggiani, (uscita da San Vittore un anno fa), era invece accusata di mancata presentazione della “dichiarazione fiscale” per il 2008 ed evasione pari a 88 mila e 842 euro.
L’inchiesta che ha portato a giudizio le sorelle Gucci e Silvana Barbieri nasce dall’arresto per riciclaggio dell’avvocato svizzero Fabrizio Pessina, finito in carcere nel febbraio 2009 nell’ambito dell’indagine sulle bonifiche dell’area milanese di Montecity-Santa Giulia. Al professionista, con studio a Chiasso, era stato sequestrato un computer portatile con l’elenco di alcune centinaia di clienti sui quali erano stati effettuati accertamenti in quanto ritenuti potenziali evasori, la cosiddetta “Lista Pessina”.