L'uomo era in libertà vigilata, affetto da schizofrenia e sospettato di furto. Secondo le forze dell'ordine ha provato a disarmare un agente durante una collutazione
Stava cercando di fuggire dalla polizia dopo aver violato la libertà vigilata ed era sospettato di furto. Da lì è nata una colluttazione e alla fine gli agenti gli hanno sparato e l’hanno ucciso. Ma Kevin Matthews, un afroamericano di Detroit affetto da schizofrenia, era disarmato. “Hanno ucciso mio figlio per nulla. Non era armato”, ha detto la madre della vittima, Valerie Johnson, dopo aver appreso la notizia.
Secondo la versione della polizia, gli agenti stavano pattugliando la zona di Tireman e Greenfield, nell’area metropolitana di Detroit, quando hanno visto l’uomo, hanno provato ad avvicinarsi ma lui è scappato. L’inseguimento è finito nel giardino di una casa dove è nata la colluttazione tra l’afroamericano e uno dei due poliziotti. Matthews ha provato ad afferrare l’arma dell’agente; a quel punto sono partiti alcuni colpi che l’hanno ucciso. Il poliziotto, invece, la cui identità non è stata ancora rilevata, è rimasto lievemente ferito. Il capo della polizia di Detroit, James Craig, ha già inviato un’inchiesta.
Quello di Detroit è l’ennesimo episodio di violenza che ha coinvolto la polizia americana e un giovane nero. L’ultimo fatto risale a dieci giorni fa, quando a Los Angeles due agenti hanno sparato 33 colpi contro un 28enne che stavano sparando in aria. In un video si vedono gli agenti che non smettono di esplodere colpi neanche quando l’afroamericano e di spalle e accasciato a terra.