Eccoci a raccontare questo 2015 di musica italiana. Un anno denso di uscite, alcune prodigiose, molte trascurabili, altre talemente brutte da far gridare allo scandalo. L’album più venduto sarà Lorenzo 2015 CC di Jovanotti. Un disco talmente pieno di idee mal shakerate da risultare inclassificabile, quindi fuori dal classificone che state per leggere.
Le canzoni dell’anno sono S.U.N.S.H.I.N.E. di Rancore e DJ Myke, 7 vizi capitale di Piotta e dei Muro del canto e Sono io quello per strada, di Enrico Ruggeri meritevoli di menzioni speciali.
Ora passiamo agli album.
Inizio dalle note dolenti, è il caso di dirlo.
Simili – Laura Pausini
Mettere tra i dischi più brutti dell’anno roba come Laura Pausini e i Modá, me ne rendo conto, può apparire sport facile, ma in questo 2015 gli artisti mainstream si sono proprio superati, dando il peggio del peggio. Simili di Laura Pausini è la versione tamarra di quanto fatto fin qui dalla urlatrice di Solarolo, e difficilmente si pensava potesse superarsi. Non contenta di aver messo su una tracklist improbabile, tenuta su con il Vynavil, Laurona nostra deborda e di canzoni ce ne tira addosso sedici, manco le avessimo rigato la macchina. Impietosa.