Monza è salva, il Gp d’Italia di Formula 1 continuerà a svolgersi regolarmente anche nei prossimi anni grazie ad un rinnovo con la Fom di Bernie Ecclestone ormai alle porte.
I soldi che erano stati richiesti dal padron della Formula 1, per giungere alla, tanto attesa, firma del rinnovo contrattuale si ricaveranno dalla mancata cancellazione del Pra (Pubblico Registro Automobilistico). Ricordiamo che oltre all’Ipt, che costituisce l’onere economico più elevato, al Pra sono dovuti anche gli emolumenti Aci e l’imposta di bollo.
A svelare questo retroscena è stato Pino Allievi storico giornalista della Gazzetta dello Sport, che in diretta telefonica a Pit Talk, la trasmissione radiofonica interamente dedicata alla Formula 1 a cura della Redazione di F1Sport.it, ha raccontato di come Renzi per paura di passare per colui che potesse cancellare il Gp d’Italia di Formula 1, sia tornato sui proprio passi.
Secondo Allievi, infatti, il presidente del Consiglio aveva nel suo programma di governo la cancellazione del Pra, ma sotto le pressioni del presidente dell’Aci Sticchi Damiani ha deciso di mantenere il Pubblico Registro Automobilistico in modo da ricavarne i soldi che mancavano per trovare l’accordo con la Ecclestone.
Queste le parole di Allievi:
Nei programmi di Renzi c’era quello di abolire il Pra, non l’ha fatto ed a questo punto Damiani ha tirato fuori per organizzare il Gp, è stato un cambio. Sticchi Damiani è stato abilissimo nel giocare sul forte ego di Renzi. Renzi non voleva passare per quello che poteva decretare la fine del Gp d’Italia e Sticchi gli ha detto io ti risolvo il problema di Monza e tu non mi rompi più le scatole sul discorso del Pra, e si è visto!
Un modo, quindi, di finanziare il Gp d’Italia di Formula 1 con soldi provenienti dagli automobilisti visto che, in questo momento, da parte dei privati non sembra esserci quell’interesse e quegli investimenti che coprirebbero i costi dei diritti e dell’organizzazione di un evento di questa portata.